Tokyo. Bebe Vio rifulgente, con il suo secondo oro paralimpico nel fioretto femminile, categoria B. La 24enne di Momigliano Veneto ha superato per 15-9 la cinese Jingjing Zhou, che già aveva battuto in finale a Rio 2016 per 15-7.
“Se sembra impossibile, allora si può fare…2 volte!“, scrive Bebe Vio sui social.
Lo spirito vince la materia. “Ad aprile ho avuto un’infezione da staffilococco, talmente grave che si prospettava l’amputazione del braccio sinistro e addirittura la morte. Quindi è un miracolo che io sia qui e questo oro pesa molto di più di quello di Rio”, afferma la campionessa, parlando con i media.
Per questo ha deciso di non gareggiare nella sciabola. Ha aggiunto: “E’ stato un miracolo e per questo devo ringraziare l’ortopedico che mi ha operato, si chiama Accetta…, e tutto lo staff che mi ha aiutato a prepararmi. Un’impresa che sembrava impossibile. Ecco perché ho pianto tanto”.
“Bebe ha dimostrato ancora una volta di essere un’atleta di grande talento e di grande temperamento. Non è stato un periodo facile per lei. Nonostante questo è riuscita a tirare fuori tutta la propria forza per raggiungere questo obiettivo straordinario. Una vittoria nel pieno spirito del paralimpismo: dare sempre il massimo con il cuore e la determinazione, contro tutte le avversità“. Lo ha dichiarato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico. (fonte: Ansa)
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