Pubblicato il 18 Agosto 2025
Il parto improvviso in mare
Una donna piemontese di 30 anni, in vacanza in Calabria, ha scelto di partorire da sola in spiaggia a Marina di Caulonia, nella Locride. Quando sono arrivate le prime contrazioni, invece di recarsi in ospedale, la giovane ha deciso di entrare in acqua e dare alla luce la bambina direttamente in mare.
La scoperta e i soccorsi
Dopo il parto, la donna ha tagliato da sola il cordone ombelicale e ha lasciato la piccola nei pressi di alcuni cespugli. La scena è stata notata da due ragazzi presenti in spiaggia, che hanno immediatamente allertato i soccorsi.
La neonata, dal peso di tre chilogrammi, è stata trasportata al reparto di Pediatria dell’ospedale di Locri, dove si trova attualmente in buone condizioni di salute. Anche la madre è stata accompagnata in ospedale.
La decisione di rinunciare alla figlia
Una volta ricoverata, la trentenne ha comunicato al personale sanitario la sua volontà di non occuparsi della bambina. In assenza di un ripensamento, la neonata verrà presto affidata a una famiglia, su decisione dell’autorità giudiziaria e dei servizi sociali.
Parto in anonimato: cosa prevede la legge
In Italia la normativa consente alle donne di partorire in anonimato in ospedale, senza dover riconoscere il neonato. In questo modo, la madre mantiene la propria riservatezza, il nome non viene registrato sull’atto di nascita e al bambino è garantita assistenza immediata e successivo inserimento in un percorso di affidamento o adozione.

