Mentre la Regione Puglia fornisce ogni giorno il suo comunicato basato sul Bollettino Epidemiologico Regionale – nel quale si dà atto dei nuovi casi positivi a tampone – nelle scorse ore scopriamo esservi nel territorio regionale “cinque giovani, tra i 20 e i 30 anni, ricoverati negli ospedali pugliesi in “condizioni severe” nei reparti di Malattie infettive dopo aver contratto il Coronavirus”. A confermarlo all’Ansa (ma la notizia viene ripresa da tutte le testate locali) è Pier Luigi Lopalco – epidemiologo a capo del Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche nonché fresco candidato alle regionali nella lista “Con” del governatore Emiliano – secondo il quale i ragazzi sarebbero affetti da “polmoniti provocate dal Covid-19”.
Non abbiamo dato atto ieri di questa notizia della quale non siamo riusciti ad avere conferme negli ospedali del territorio. Ma abbiamo cercato ovunque una possibile traccia di questo accadimento, di per sé significativo. Nei comunicati diramati dalla Regione Puglia nei giorni scorsi sulla base del Bollettino Epidemiologico Regionale troviamo riferimenti a 2 ospedalizzazioni: quella di una signora di 63 anni ricoverata nell’unità di Malattie Infettive di Bisceglie l’11 agosto e quella di un uomo di 83 anni ricoverato in Rianimazione al Policlinico di Bari il giorno successivo. Nessuna traccia dei 5 ragazzi di cui parla Lopalco.
E’ appena il caso di rilevare che nelle scorse ore un episodio analogo è accaduto con riferimento ai dati sanitari della Regione Veneto. A contendersi la verità sui numeri, due volti noti della gestione pandemica e post-pandemica: il professor Crisanti – microbiologo, consulente tecnico della Regione guidata da Zaia – e il professor Zangrillo – primario dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione Generale al San Raffaele di Milano. In un duello televisivo (siamo su La7, trasmissione In Onda), Crisanti si scaglia contro il collega a suo dire troppo tranquillizzante sull’andamento dell’epidemia, affermando invece l’esistenza di “decine e decine di malati in rianimazione”. La risposta di Zangrillo giunge qualche ora dopo via Twitter: “Le bugie, caro Crisanti, hanno le gambe corte. Sogni d’oro”, scrive il prof, corredando il tweet con una serie di tabelle ufficiali della Regione Veneto (che pubblichiamo qui sotto) dalle quali emerge che ci sono soltanto 6 pazienti positivi al Covid nelle terapie intensive venete.
Ma torniamo in Puglia. Poiché Lopalco ha fornito ieri, 14 agosto, la notizia dei 5 ricoveri di ragazzi fra i 20 e i 30 anni, proviamo a verificare i dati sulle ospedalizzazioni degli ultimi due giorni. Il Bollettino epidemiologico del 14 agosto 2020 certifica l’esistenza in Puglia di 46 pazienti ricoverati; il giorno precedente, 13 agosto, ne abbiamo 48. Il 12 agosto ne abbiamo 45. Possiamo quindi affermare che nelle ultime 72 ore c’è stata una variazione positiva di una sola unità in relazione ai ricoveri. Allora ci chiediamo e chiediamo al professor Pier Luigi Lopalco: perché allarmare la popolazione alla vigilia di Ferragosto con una notizia che – pur vera, non intendiamo dubitarne – sarebbe comunque certamente risalente nel tempo? Vecchia per la stampa e davvero “troppo giovane” per chi legge?
Attendiamo fiduciosi risposte. Anche a Ferragosto.
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