Pubblicato il 30 Marzo 2024
Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri Forestali ha eseguito un importante decreto di sequestro preventivo per un centro residenziale e commerciale in costruzione a Borgo Piave, Latina. Questo intervento segue la richiesta della Procura della Repubblica di Latina, convalidata dal G.I.P del Tribunale Ordinario di Latina, in relazione a lavori che proseguivano nonostante un pregresso sequestro nel 2015 e una sentenza di condanna per irregolarità urbanistiche nel 2017.
La Storia di una Variante Contestata
Il sequestro si collega a una variante al Piano Particolareggiato Esecutivo di Borgo Piave approvata senza adeguato riscontro con lo strumento urbanistico generale (PRG), portando alla luce una potenzialità edificatoria non legittima di oltre 9.700 metri cubi. Questa situazione ha determinato la demolizione dell’edificio, ordinata dal giudice di primo grado, sebbene i reati inizialmente contestati siano ormai prescritti e in attesa di una decisione definitiva dalla Corte di Appello di Roma.
Ripresa dei Lavori e Nuovo Sequestro
Nonostante il contesto, la ripresa dei lavori è stata tentata attraverso una SCIA presentata nel novembre 2023, in variante a un Permesso di Costruire precedentemente dichiarato illegittimo. La validità giuridica di questa SCIA dipendeva dalla conformità alle previsioni urbanistiche vigenti, conformità che non sussisteva dato l’annullamento del nuovo PPE di Borgo Piave.
Impatto e Conseguenze
Il sequestro odierno interessa l’intero complesso edilizio e l’area circostante, evidenziando le dimensioni del caso che coinvolge l’amministratore della società proprietaria e il progettista/direttore dei lavori per il reato di lottizzazione abusiva. Questa azione sottolinea l’importanza della conformità alle norme urbanistiche e l’impegno delle autorità nel preservare la legalità delle costruzioni.

