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Macabra scoperta a Roma: trovati due scheletri in una grotta

Pubblicato il 26 Maggio 2025

Il ritrovamento da parte di due speleologi amatoriali

Nel pomeriggio di sabato 24 maggio, due speleologi non professionisti hanno fatto una scoperta inquietante nei pressi di via di Vigna Murata, a pochi passi dalla fermata Laurentina della metropolitana di Roma. I due esploratori si erano introdotti in una cavità naturale, accessibile da via dei Corazzieri, utilizzando corde, caschetti e torce.

Durante l’esplorazione, la loro attenzione è stata attirata da ossa che apparivano chiaramente umane. Senza perdere tempo, hanno allertato le autorità.

Intervento delle forze dell’ordine e recupero dei resti

Sul luogo sono intervenuti gli agenti della Polizia Scientifica e del Commissariato Esposizione, affiancati dai vigili del fuoco del nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviale). Grazie al loro intervento, è stato possibile recuperare i due scheletri trovati nella cavità.

Indagini in corso: possibile duplice omicidio

Una prima analisi condotta dagli inquirenti suggerisce che i resti apparterrebbero a due giovani e che risalirebbero a circa trent’anni fa. Al momento, una delle ipotesi principali è quella di un duplice omicidio. Gli investigatori stanno valutando se i corpi siano stati occultati volontariamente oppure se le vittime siano rimaste intrappolate accidentalmente all’interno dell’anfratto.

L’inchiesta della Procura e gli esami in programma

La Procura di Roma ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze della morte e l’identità delle vittime. Nel caso in cui i resti dovessero avere valore archeologico, il fascicolo sarà archiviato. Nel frattempo, gli scheletri saranno sottoposti a esami approfonditi presso l’Istituto di Medicina Legale della Sapienza. Verranno inoltre consultati i database delle persone scomparse per cercare di risalire all’identità dei due individui.

Immagine di repertorio.

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