Pubblicato il 14 Maggio 2025
Clamorosa protesta durante il question time: allontanato dall’aula
Travestito da fantasma, il segretario di +Europa Riccardo Magi ha fatto il suo ingresso nell’aula della Camera durante il question time, attirando l’attenzione di tutti i presenti. Il gesto simbolico voleva denunciare il silenzio delle istituzioni e l’invito all’astensione in vista del referendum dell’8 e 9 giugno.
Magi è stato allontanato dai funzionari dell’aula, ma prima di essere scortato fuori ha lanciato un messaggio diretto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presente in quel momento:
“Se lo ricorda, presidente, quando accusava i governi di silenziare i referendum? Era il 2016 e il 2022”, ha dichiarato, riferendosi a precedenti posizioni della premier sul tema della partecipazione referendaria.
Attacco frontale a Salvini sul tema della cittadinanza
Nel prosieguo della sua protesta, Magi ha replicato con durezza alle parole del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che aveva definito il referendum sulla cittadinanza “pericoloso” perché “regalerebbe la cittadinanza”.
“Come sempre, Salvini capisce fischi per fiaschi”, ha detto Magi.
“Il referendum non regala nulla. Si limita a riconoscere la cittadinanza a persone che vivono legalmente in Italia, pagano le tasse, parlano italiano e non hanno precedenti penali”, ha spiegato.
Secondo il leader di +Europa, queste sono le stesse persone che “Salvini chiamava fratelli fino a poco tempo fa”.
Magi: “Salvini ignora la storia della legge sulla cittadinanza”
Il deputato ha poi ricordato che, tra il 1912 e il 1992, bastavano 5 anni di residenza continuativa per poter richiedere la cittadinanza, mentre oggi tale requisito è stato raddoppiato. “Un errore che molti governi hanno cercato di correggere”, ha sottolineato.
Il referendum, ha aggiunto, mira semplicemente ad allineare la normativa italiana a quelle delle principali democrazie europee, dove il riconoscimento della cittadinanza è spesso automatizzato.
“Nessun record italiano di cittadinanze concesse”: la replica ai numeri di Salvini
Magi ha smontato anche le affermazioni di Salvini sul presunto record italiano di cittadinanze concesse, definendole “totalmente false”.
In molti altri Paesi europei, ha spiegato, la cittadinanza si acquisisce automaticamente e quindi non viene conteggiata come atto amministrativo.
Inoltre, ha aggiunto, in rapporto alla popolazione l’Italia non è il Paese che ne concede di più, e molti Stati hanno una storia migratoria più lunga, con cittadinanze riconosciute in massa già negli anni passati.
L’invito al confronto pubblico
“Sarebbe interessante confrontarsi pubblicamente con Salvini”, ha concluso Magi, lanciando una sfida diretta:
“Ci dica dove e quando”.

