Pubblicato il 6 Febbraio 2025
Una donna di 84 anni ha consegnato 30mila euro a un truffatore, convinta di aver parlato al telefono con sua figlia che le raccontava di aver fatto un incidente stradale. La telefonata, invece, era stata generata con l’intelligenza artificiale dai malviventi.
Luciana G., 84 anni, è stata truffata con una telefonata fatta con l’ausilio dell’intelligenza artificiale: i truffatori sono riusciti a replicare la voce della figlia dell’84enne alla quale hanno fatto raccontare (in lacrime) un finto incidente del marito.
L’84enne, convinta di parlare proprio con la figlia, ha consegnato 30mila euro tra oro e denaro ai truffatori. Ma, l’anziana donna, ha fortunatamente scoperto la truffa abbastanza in fretta e ha così contattato l’altra figlia.
Le forze dell’ordine sono fortunatamente riuscite a risalire a un 55enne campano
Le forze dell’ordine sono riuscite a risalire a un 55enne campano, già autore di truffe con modalità del tutto simili. L’ultima vittima dell’uomo sarebbe stata una 93enne di Zero Branco.
I militari sono risaliti alla sua identità attraverso le telecamere di videosorveglianza della zona prima a un’automobile presa a noleggio dall’uomo e poi all’alloggio di Mira, nel Veneziano, usato come base per i ‘colpi’. In casa sono stati trovati gioielli e circa 40mila euro in contante.
La truffa della clonazione della voce
I malviventi si avvalgono spesso anche del telemarketing per raccogliere una traccia della voce dei familiari delle vittime. Dietro queste truffe c’è spesso una struttura criminale con qualcuno incaricato di fare le telefonate e selezionare le vittime e con altre persone che si occupano di andare a casa degli anziani per prendere il denaro.