Pubblicato il 9 Giugno 2025
Negli ultimi anni è andato crescendo il numero di attacchi hacker e crimini informatici che ha interessato diversi settori, primo su tutti quello medico. A seguito dell’attacco informatico verificatosi in Irlanda nel 2021 ai danni del sistema sanitario, infatti, anche il resto dei paesi europei è stato colpito da questo fenomeno. In Italia, ad esempio, solo nel 2024 ci sono stati oltre 50 attacchi informatici in campo sanitario, un incremento notevole rispetto ai 12 casi avvenuti nel 2023.
L’aumento delle capacità di difesa di fronte agli attacchi informatici
In occasione del convegno sulla cybersicurezza organizzato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale in collaborazione con la Regione Marche, il sottosegretario Alfredo Mantovano ha affrontato questa tematica. Nel 2024 in Italia si sono registrati 57 attacchi informatici al settore sanitario, un forte aumento rispetto ai 12 del 2023. Questi attacchi hanno colpito ospedali e servizi medici, mettendo a rischio la sicurezza di persone vulnerabili.
Mantovano ha voluto far notare come, parallelamente all’incremento dei crimini informatici in Italia e nel mondo, il nostro paese abbia migliorato le proprie capacità di monitoraggio delle minacce e di reazione. Questo è da attribuirsi in particolar modo all’operato dell’Acn che è ora in grado di circoscrivere più velocemente i reati informatici. Ha paragonato infatti la situazione alla lotta alla corruzione in Italia: non necessariamente aumentano i reati, ma cresce la capacità di individuarli. Lo stesso vale oggi per gli attacchi informatici, grazie a una maggiore efficienza operativa e al miglior coordinamento tra enti pubblici. Il fenomeno, però, è in crescita anche a livello internazionale.
Alcuni consigli per difendersi dagli hacker
Quando si parla di sicurezza informatica, è importante ricordare che chiunque,anche senza competenze tecniche avanzate, può adottare misure concrete per difendersi dagli attacchi hacker. La protezione dei propri dati e dispositivi non è più un tema riservato agli esperti: oggi più che mai, ogni utente può (e deve) contribuire attivamente alla propria sicurezza digitale.
Il primo passo, naturalmente, è dotarsi di un buon antivirus, affidabile e costantemente aggiornato. Gli antivirus più sicuri del momento sono stati recensiti da Punto Informatico, e non si limitano più a rilevare virus, ma offrono protezione in tempo reale contro malware, ransomware, trojan e phishing. Tuttavia, affidarsi solo a un antivirus non basta: serve un approccio più ampio, basato su abitudini sane e strumenti adeguati.
Ad esempio, è fondamentale mantenere sempre aggiornati i sistemi operativi e le applicazioni. Gli aggiornamenti non servono solo a introdurre nuove funzionalità, ma spesso correggono vulnerabilità che, se trascurate, possono essere sfruttate dagli hacker per ottenere accesso non autorizzato ai nostri dispositivi.
Un’altra misura efficace è l’utilizzo di password complesse, lunghe e differenti per ogni account. L’uso di password ripetute è tra gli errori più comuni e più rischiosi: se un solo servizio viene violato, tutti gli altri diventano potenzialmente accessibili. Per gestire al meglio le credenziali si possono usare password manager, strumenti sicuri che aiutano a memorizzare e generare password robuste senza doverle ricordare tutte a memoria.
Oltre a questo, è consigliabile effettuare periodicamente un’analisi delle vulnerabilità del proprio sistema: esistono software e servizi che eseguono scansioni complete e segnalano eventuali punti deboli. Questo consente di adottare misure preventive prima che un attacco possa verificarsi.
Non va trascurata neanche la prudenza nell’utilizzo delle reti Wi-Fi pubbliche: connettersi senza protezione a reti aperte può esporre le proprie informazioni a gravi rischi. In questi casi, è sempre meglio usare una VPN (Virtual Private Network), che cripta il traffico dati e protegge la connessione da occhi indiscreti.
Infine, uno degli strumenti più potenti a disposizione di ogni utente è la consapevolezza. Saper riconoscere le minacce più comuni, come le e-mail di phishing o i messaggi sospetti, è cruciale per evitare di cadere in trappole digitali. Non aprire link sospetti, non scaricare allegati da mittenti sconosciuti e non inserire mai dati personali o finanziari su siti web poco affidabili sono comportamenti fondamentali per tutelare la propria privacy e prevenire furti d’identità o frodi online.
In sintesi, difendersi dagli attacchi informatici non è impossibile né complicato: bastano attenzione, aggiornamento e alcune buone pratiche quotidiane. Investire nella propria sicurezza digitale oggi significa proteggere la propria libertà, i propri dati e la propria identità digitale domani.

