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Marcell Jacobs

Marcell Jacobs: la salita del velocista smarrito

Pubblicato il 9 Agosto 2023

Non è a casa, a Roma, e non si allena in un Paolo Rosi deserto, senza la solita folla di amatori e ragazzini partiti per le ferie d’agosto.

Al vecchio Stadio delle Aquile nessuno Marcell Jacobs: in questi giorni è in Baviera a farsi massaggiare per l’ennesima volta i muscoli di seta dal luminare teutonico Hans-Wilhelm Mueller-Wolfarth, l’ortopedico che ha rimesso in forma Ronaldo, Bolt e Bono.

Di certo non è al Centro olimpico dell’Acquacetosa dove la Fidal e coach Di Mulo l’avevano convocato formalmente già ieri e fino a sabato per le ultime prove dei cambi della staffetta 4×100 che stupì il mondo a Tokyo, riferisce il Corriere.

Ma, calma, non è detto che non si faccia vedere prima del weekend raggiungendo Tortu, Patta e Ceccarelli se non per provare il passaggio di testimone almeno per fare gruppo.

In mezzo a mille dubbi e nella totale assenza di comunicazioni da parte sua e del suo staff, l’unica sicurezza sul presente di Marcell Jacobs sono i numeri. La vittoria sui 100 metri agli Europei di Monaco di Baviera risale al 16 agosto 2022, negli ultimi 357 giorni Marcell ha corso solo una volta la distanza in Diamond League a Parigi, chiudendo in 10”21, il 202° tempo dell’anno.

Tra la metà di febbraio e l’inizio di marzo sono a registro anche 9 gare sui 60 metri, tra batterie e finali: ma quello è un altro sport.

La diagnosi di infortunio che gli ha fatto saltare i meeting di Rabat e Firenze e poi gli Europei a squadre in Polonia risale alla metà di maggio: siamo rimasti appesi a “una condizione di flogosi perineurale con stasi vascolare dell’emergenza dello sciatico a livello del forame ischiatico della coscia destra” causata da “una trazione muscolare del piriforme” di cui non si è saputo più nulla: non un esito di esame, non gli eventuali miglioramenti.

Alle 19.43 del prossimo 19 agosto Marcell dovrà prendere posto sui blocchi della pista dello stadio di Budapest a digiuno assoluto di competizioni. Il capolista mondiale dei 100 metri, l’inglese Huges, da marzo a oggi ha corso 10 volte la distanza scendendo a 9”83, il keniano Omanyala (9”84) ha fatto registrare 20 gare (troppe) mentre il numero 3, Fred Kerley (9”91) ha alternato a 5 prove sui 100 metri altre 5 sulla distanza doppia. Insomma, a Budapest gli avversari di Jacobs arriveranno tutti veloci, rodati e cattivi. Andando ai Mondiali senza gare, Marcell mette l’asticella a quote altissime, al limite dell’azzardo. Ma se c’è uno che può farcela, è lui.