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Martina Oppelli è morta in Svizzera con il suicidio assistito: in Italia aveva avuto 3 dinieghi

Pubblicato il 31 Luglio 2025

Una scelta sofferta dopo anni di malattia

Martina Oppelli, 50enne originaria di Trieste e affetta da sclerosi multipla da oltre vent’anni, è deceduta questa mattina, 31 luglio, in Svizzera dopo aver avuto accesso al suicidio medicalmente assistito. La notizia è stata diffusa dall’associazione Luca Coscioni, che ha seguito e supportato il suo percorso.

Il diniego della sanità italiana

Martina aveva fatto richiesta per accedere al suicidio assistito in Italia, ma l’Asugi (azienda sanitaria universitaria giuliano isontina) le aveva opposto per tre volte un rifiuto. L’ultimo diniego ufficiale risale al 4 giugno. La motivazione? Secondo l’Asl, la donna non era sottoposta a un trattamento di sostegno vitale.

Tuttavia, la sua condizione era comunque completamente dipendente dai suoi caregiver, Martina necessitava assistenza continua e faceva uso costante di farmaci, catetere e una macchina per la tosse.

Il viaggio verso la Svizzera

A rendere possibile il suo ultimo viaggio sono stati i volontari dell’associazione Soccorso Civile, guidata legalmente da Marco Cappato. Insieme a loro, altre 31 persone hanno contribuito con supporto logistico ed economico. Foto: fotogramma da un video – Fonte LaPresse

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