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Marzia Capezzuti

Marzia Capezzuti perchè è stata uccisa

La tragica storia di Marzia Capezzuti: perché è stata uccisa

Pubblicato il 13 Marzo 2024

Il mondo della cronaca italiana è piena di pagine nere e storie torbide che fanno gelare il sangue nelle vene.

Tra queste c’è quella di Marzia Capezzuti, milanese di 29 anni con una disabilità mentale, scomparsa l’8 marzo 2022 da Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, dove si era trasferita per vivere col fidanzato Alessandro e dove era rimasta anche dopo la sua morte nel 2019.

Di lei non si ebbero più notizie fino al 25 ottobre 2022, quando un cadavere, che si rivelò essere proprio il suo, fu rinvenuto in un casolare tra Pontecagnano e Montecorvino Pugliano. La svolta il 19 aprile, quando tre familiari del fidanzato deceduti furono arrestati. Si tratta di Damiano Noschese e Maria Barbara Vacchiano (sorella di Alessandro), marito e moglie, e del figlio 15enne.

La tragica storia di Marzia Capezzuti

Marzia Capezzuti litigava continuamente col padre e così, nel 2014, decide di lasciare Milano e di andare a Napoli, dove per tre mesi si arrangia fino a quando incontra Alessandro, con il quale si fidanza e con il quale decide di andare a vivere. I genitori di Marzia la ritrovano nel 2016 e sono preoccupati, poiché la ragazza è affetta da un “disturbo della condotta in ritardo mentale di media gravità”, con un’invalidità al 100%. In pratica non è in grado di badare a se stessa.

Nel 2019 c’è un incontro tra Alessandro e i genitori della ragazza, che non sono affatto rassicurati. Alessandro infatti è molto più grande di lei e sembra avere una vita piuttosto sbandata. Muore il 7 novembre 2019 vicino la stazione centrale di Napoli, a quanto pare per un’overdose di droga.

Cosa è successo e perché è stata uccisa

Da lì inizia l’inferno di Marzia, che resta a vivere con la famiglia di Alessandro e di cui non si hanno notizie per tre anni. I genitori sono preoccupati e vanno a “Chi l’ha visto?” per raccogliere alcune informazioni della ragazza, che è titolare di una pensione di invalidità.

Proprio il fatto che la sua pensione sia stata incassata anche dopo la sua morte, cioè fino a giugno 2022, fa cadere pesanti sospetti sui familiari di Alessandro. Emergono poi ulteriori dettagli inquietanti: una foto che un abitante ha scattato a Marzia mesi prima della sua scomparsa e una videochiamata tra il figlio di Noschese e sua sorella, che parlerebbe delle modalità e del luogo dell’assassinio. La sorella avrebbe detto che i maltrattamenti sulla ragazza erano iniziati solo quando lei era andata via di casa.

Il 19 aprile 2023 arrivano gli arresti di Damiano Noschese, di Maria Barbara Vacchiano e del figlio minorenne con varie accuse, tra le quali omicidio volontario, tortura, maltrattamenti, sequestro di persona e indebito uso di carte di pagamento. Sul figlio della coppia grava anche l’accusa di occultamento di cadavere.

La “vendetta” della famiglia di Alessandro

Ma perché i familiari di Alessandro si sarebbero accaniti così su Marzia? Secondo gli inquirenti volevano vendicarsi di quella forestiera venuta da Milano al Sud con l’obiettivo di fare soldi. In pratica Marzia doveva pagare e, considerando la sua difficile condizione mentale, non ha percepito il pericolo verso cui stava andando incontro.

E i suoi genitori? Anche la situazione della sua famiglia era complessa, poiché il padre e la madre erano separati. Inoltre i Noschese avevano totalmente isolato la ragazza e l’avevano costretta a dire ai genitori che se n’era andata e che era fidanzata con un altro uomo misterioso.

Tuttavia i Capezzuti non sono mai andati a Pontecagnano per verificare di persona le condizioni della figlia, si sono fidati dei Noschese, senza minimamente immaginare l’inferno nel quale era precipitata la povera Marzia.