Pubblicato il 23 Settembre 2023
Il capomafia Matteo Messina Denaro è ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila ed è in coma irreversibile. Fino a questo momento, come si apprende, i medici non hanno ancora sospeso l’alimentazione artificiale del capomafia ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
Le condizioni del boss, che ha un tumore al colon, erano peggiorate nei giorni scorsi da quando non è più riuscito ad alimentarsi autonomamente.
Lo scorso 12 settembre erano state sospese le cure e mantenuta solo la terapie per il dolore. La figlia del boss, Lorenza Alagna, che nei mesi scorsi ha chiesto di potere avere il cognome del padre, è all’Aquila in attesa di poterlo vedere.
Una malattia lunga tre anni, quella del boss che, secondo quanto sostengono i medici, ormai non gli lascia più speranze. Proprio alla malattia il boss aveva attribuito la sua cattura: “Mi avete preso perché sono malato, non mi pentirò mai”, erano state alcune delle sue prime frasi pronunciate davanti agli inquirenti.
Dopo il suo arresto dello scorso 16 gennaio, il padrino è stato interrogato più volte dai pm di Palermo precisando, fin dal primo incontro, che non avrebbe mai collaborato con la giustizia. E così è stato; nel corso del primo interrogatorio, Matteo Messina Denaro non ha ammesso nemmeno di far parte di Cosa nostra, ha detto al procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e all’aggiunto Paolo Guido, che hanno coordinato le indagini per la sua cattura, che se non fosse stato malato e costretto a ricorrere alle cure della clinica, lo Stato non l’avrebbe mai preso. Fonte Adnkronos
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