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L’epoca d’oro del tennis italiano: esplode Mattia Bellucci, dopo Medvedev batte anche Tsitsipas e vola alle semifinali di Rotterdam

Pubblicato il 7 Febbraio 2025

Non solo Sinner, il tennis italiano continua a regalare campioncini in erba che sognano di seguire, almeno in parte, le orme di Jannik. L’ultimo exploit è quello di Mattia Bellucci, approdato alle semifinali del torneo di Rotterdam dopo aver battuto due big, favoritissimi per la vittoria finale: prima Medvedev e poi il greco Tsitsipas con un perentorio 6-4, 6-2. Il sogno di Mattia Bellucci non finisce qui, anche se la strada ora si fa ancora più in salita poiché nella semifinale del torneo 500 dovrà vedersela con il solido ed esperto Alex De Minaur.

Chi è Mattia Bellucci

Mattia Bellucci è nato a Busto Arsizio e ha iniziato a giocare a Castellanza, per poi trasferirsi con il suo team, l’MXP Team, al Qanta Village di Milano insieme al coach Fabio Chiappini. Già all’inizio dell’anno il tennista è entrato nei primi 100 e al termine del torneo potrebbe arrivare al numero 68 del ranking.

Bellucci è un giocatore mancino, una caratteristica interessante poiché gli garantisce creatività e imprevedibilità. Pur non essendo molto alto, può contare su una notevole potenza e una grande intelligenza tattica che gli permette di gestire al meglio le diverse fasi della partita.

Tra l’altro è un amante dei graffiti, un’arte pop che alimenta il suo lato creativo nelle scelte sul campo. Ultimamente ha assunto anche un mental coach per gestire le emozioni sempre più pressanti, soprattutto dopo gli ultimi successi che hanno fatto accendere tantissimi riflettori su di lui. Al momento sono 11 gli italiani nei primi 100 del mondo, un risultato straordinario a coronamento del periodo d’oro del tennis “made in Italy”.

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