Pubblicato il 9 Agosto 2025
Operazione congiunta delle forze dell’ordine
Giovedì mattina, una vasta operazione coordinata dalla Polizia di Stato ha interessato il borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti. L’attività, guidata dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dalla Divisione Anticrimine della Questura di Catania, ha coinvolto anche Polizia Locale – Reparto Annona, Corpo Forestale della Regione Sicilia, Ispettorato Territoriale del Lavoro e personale sanitario e tecnico dell’ASP di Catania.
Due locali nel mirino
I controlli si sono concentrati su uno stabilimento balneare con annesso ristorante e su un altro esercizio di ristorazione. La task force ha verificato autorizzazioni per la vendita di alimenti, tracciabilità dei prodotti, sicurezza sul lavoro e regolarità delle posizioni lavorative, riscontrando numerose irregolarità.
Irregolarità nel lido
Nel lido, lo Spresal ha contestato 2.200 euro di sanzioni per carenze all’impianto elettrico. Nel ristorante interno, la Polizia Locale ha multato il titolare per 2.949 euro, rilevando assenza di licenza per la somministrazione di alcolici, mancanza di strumenti per l’alcol test e affissione abusiva di locandine per un evento danzante.
Il Corpo Forestale, insieme ai medici veterinari, ha imposto 10.000 euro di sanzioni per mancata indicazione degli allergeni nei menù e ha sequestrato e distrutto 70 kg di alimenti privi di tracciabilità (1.500 euro di multa) e 10 kg di molluschi bivalvi non idonei al consumo (1.000 euro di multa).
Sicurezza e igiene sotto la lente
Gli ispettori dello Spresal hanno riscontrato ostacoli nei passaggi di lavoro, presidi medici scaduti, macchinari privi di sistemi di sicurezza e altre anomalie, per un totale di 8.800 euro di sanzioni.
Secondo locale controllato
Nel secondo ristorante, la Polizia Locale ha elevato 400 euro di sanzione per la mancanza di apparecchi per la misurazione del tasso alcolemico. Il Corpo Forestale e i veterinari dell’ASP hanno inflitto 1.500 euro di multa e hanno distrutto 22 kg di alimenti non tracciabili. Lo Spresal ha poi applicato 3.900 euro di sanzioni per presidi medici scaduti e malfunzionamento di macchinari.
Prescrizioni e conseguenze
I tecnici dell’ASP – Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione hanno emesso prescrizioni di adeguamento strutturale. L’Ispettorato del Lavoro non ha rilevato irregolarità sui contratti dei dipendenti.
Per le violazioni sulla sicurezza, lo Spresal ha avvertito che, se entro i termini previsti non saranno pagate le multe e fornita la documentazione richiesta, i titolari saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria.

