Pubblicato il 22 Maggio 2025
Colpo della Guardia di Finanza a un boss della frangia Acese
Catania, 22 maggio. La Guardia di Finanza di Catania ha eseguito un sequestro di beni per oltre un milione di euro nei confronti di Orazio Salvatore Scuto, considerato figura di rilievo di una ramificazione del clan mafioso Laudani, attiva principalmente nell’area dell’Acese.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catania su richiesta della Procura e nell’ambito delle misure di prevenzione antimafia, è il risultato di un’indagine approfondita condotta dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria.
Un curriculum criminale lungo tre decenni
Orazio Scuto è un nome noto alle forze dell’ordine: negli ultimi trent’anni ha subito diverse misure cautelari ed è stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Il sequestro odierno rappresenta il completamento delle indagini avviate durante l’operazione “Report” del 2020, che portò all’arresto di 18 persone con accuse che spaziano dalla mafia all’estorsione, dall’usura alla detenzione di armi.
Ordini dal carcere tramite “Pizzini”
Durante quell’inchiesta, Scuto – già detenuto nel carcere di Caltanissetta – risultava pesantemente indiziato di continuare a gestire le attività del clan dall’interno della prigione, grazie a pizzini nascosti in confezioni di succhi di frutta o barrette di cioccolato, consegnati ai familiari durante i colloqui.
I beni sottoposti a sequestro
Su proposta della Procura, il Tribunale ha disposto il sequestro di:
- Due attività commerciali individuali, operanti nei settori della ristorazione ad Acireale e dell’intermediazione di prodotti ortofrutticoli a Valverde
- Due immobili di pregio e un terreno situati a Valverde
- Un’autovettura
- Tre conti correnti bancari

