Pubblicato il 5 Maggio 2025
Un noto medico romano è stato sospeso dalla professione dal Gip di Roma, Paolo Scotto Di Luzio, in seguito a un’indagine che coinvolge accuse di sequestro di persona e lesioni. Si tratta del medico indagato nel procedimento per omicidio colposo partito dalla morte della 62enne Simonetta Kalfus, sua paziente, deceduta il 18 marzo scorso, dopo una liposuzione. La sospensione riguarda un altro caso, risalente al 14 marzo 2024, quando il medico avrebbe eseguito un intervento di mastoplastica additiva su una paziente senza il suo consenso.
L’intervento non richiesto e le accuse di sequestro
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la paziente, che aveva già subito un intervento precedente, si sarebbe trovata insoddisfatta del risultato estetico dell’operazione al seno. Delusa dalla precedente esperienza, la donna si è recata nello studio del medico per chiedere spiegazioni e discutere possibili soluzioni. Tuttavia, durante questa visita, il medico, senza il suo consenso, ha proceduto a un secondo intervento, addormentandola e operandola contro la sua volontà. La donna ha denunciato l’accaduto e, dopo l’intervento dei pm, è scattata la sospensione per il medico.
Precedenti problematici e una condanna passata
Questo non è il primo caso problematico legato alla carriera del chirurgo. Già nel 2017, lo stesso medico era stato condannato a un anno di carcere, pena sospesa, per un incidente accaduto durante un intervento di lifting al seno a una paziente nel suo studio privato. In quell’occasione, l’intervento, che avrebbe dovuto essere di breve durata, ha causato complicazioni gravi, inclusa un’emorragia. La paziente, che ha dovuto subire gravi disagi a causa dell’errore medico, ha poi necessitato di cure urgenti, ma il medico ha cercato di coprire l’incidente senza avvisare tempestivamente i soccorsi.
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