Pubblicato il 1 Aprile 2025
Il sospettato principale dell’omicidio di Sara Campanella è stato arrestato durante la notte. La giovane studentessa, originaria di Misilmeri, in provincia di Palermo, appena ventiduenne, è stata brutalmente accoltellata ieri a Messina. Il fermato è un suo collega universitario, anch’egli studente.
I carabinieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito il decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica.
Dopo il delitto di viale Gazzi, le forze dell’ordine hanno dato il via a una massiccia caccia all’uomo, coordinata dal colonnello Lucio Arcidiacono. L’ufficiale, noto per il suo passato nel Ros, si era già distinto nelle operazioni che portarono alla cattura di Matteo Messina Denaro, uno dei criminali più ricercati d’Italia.
Nel pomeriggio di ieri, 31 marzo, dopo aver concluso il tirocinio presso il Policlinico “Gaetano Martino”, Sara Campanella si trovava in viale Gazzi, vicino al vecchio stadio “Giovanni Celeste”, in attesa dell’autobus. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto avvicinarsi un giovane, seguito da urla strazianti e una serie di coltellate. Dopo l’aggressione, l’assalitore si è dato alla fuga: uno studente ha tentato di bloccarlo, ma senza successo. Nel frattempo, un’ambulanza ha soccorso la ragazza e l’ha trasportata d’urgenza al pronto soccorso, ma una delle ferite, particolarmente profonda, si è rivelata fatale.
Gli inquirenti hanno analizzato attentamente le riprese delle telecamere presenti nella zona e all’interno del Policlinico, nel tentativo di ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione. Inoltre, hanno esaminato il telefono cellulare di Sara Campanella, nella speranza di individuare indizi cruciali che possano condurre all’identificazione dell’assassino.
Gli investigatori sembrano non avere dubbi: ad impugnare il coltello è stato un collega universitario di Sara Campanella. Un ragazzo che l’avrebbe perseguitata da tempo e di cui la ventiduenne aveva paura. Così sembra emergere dai racconti dei colleghi corsi in ospedale.

