Pubblicato il 23 Ottobre 2025
La cerimonia in suo onore a quasi un anno dal femminicidio
A quasi un anno dalla tragica morte di Sara Campanella, la studentessa di 22 anni uccisa dal compagno di corso che aveva rifiutato le sue avances, l’Università di Messina le ha conferito oggi la laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico.
La rettrice Giovanna Spatari ha consegnato la pergamena di laurea alla madre della giovane, Maria Concetta Zaccaria, durante una cerimonia intensa e carica di emozione.
Sara fu accoltellata a morte dal collega di università Stefano Argentino, che lo scorso agosto si è tolto la vita in carcere.
Il dolore e l’orgoglio della famiglia
“Oggi è un giorno che avevamo sognato insieme, ma in modo diverso”, ha dichiarato la madre di Sara, visibilmente commossa. “Mia figlia ha fatto tanti sacrifici, e questa laurea rappresenta un atto d’amore e di memoria.
Noi porteremo la sua luce ovunque, sempre. Sara era amore, bontà e luce. È stato un dono prezioso di Dio, una creatura meravigliosa che continuerà a vivere in ognuno di noi”.
Le parole della rettrice e il ricordo collettivo
La rettrice Spatari ha ricordato la giovane come una studentessa brillante e generosa, capace di “ascoltare e aiutare gli altri”, sottolineando come tutta la comunità universitaria e la città di Messina siano state profondamente colpite da questa tragedia.
Alla cerimonia erano presenti i familiari, i docenti, i colleghi e le colleghe di Sara, oltre ai sindaci di Messina e di Misilmeri, il paese d’origine della giovane.
“Sara era l’immensità,” ha detto il fratello Claudio, con voce rotta dall’emozione. “Sara vive”.

