Pubblicato il 20 Dicembre 2025
Le indagini dei Carabinieri e le misure cautelari
Un tentativo di estorsione orchestrato anche dal carcere è al centro di un’indagine condotta dai Carabinieri di Messina, coordinata dalla Procura guidata dal Antonio D’Amato. L’attività investigativa ha portato all’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre indagati, ritenuti responsabili di una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Le videochiamate estorsive dal carcere
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, due degli indagati, rispettivamente di 39 e 33 anni, avrebbero effettuato videochiamate minatorie mentre erano detenuti, utilizzando dispositivi di comunicazione in modo illecito. Le pressioni sarebbero scattate dopo il fallimento dei tentativi “in presenza”, effettuati al cantiere da un 24enne, anch’egli raggiunto dal provvedimento, e da un minorenne.
Il cantiere nel mirino e la richiesta di denaro
I fatti risalgono al 1° dicembre scorso, quando sarebbe stata avanzata una richiesta di tangente pari a 250 mila euro, successivamente ridotta a 100 mila euro. L’obiettivo era l’impresa edile Cosedil, riconducibile a Gaetano Vecchio, presidente di Confindustria Sicilia.
L’azienda stava operando nel cantiere di Fondo Fucile, impegnata in interventi di riqualificazione di un’area degradata e nella realizzazione di alloggi di edilizia popolare.
La denuncia e l’intervento della Dda
L’attività estorsiva non è andata a buon fine grazie alla denuncia immediata del titolare dell’impresa, che ha consentito ai Carabinieri del Comando provinciale di Messina di ricostruire l’intera vicenda. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda).
L’aggravante del metodo mafioso
Il Gip ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso, come spiegato dal procuratore D’Amato, per l’evocazione dell’appartenenza degli indagati alla criminalità organizzata messinese e per le modalità intimidatorie della richiesta di denaro. Tra le minacce, anche il ricorso a ordigni esplosivi per “far saltare” il cantiere.

