Pubblicato il 23 Novembre 2024
Prosegue l’indagine sulla criminalità infiltrata nelle curve dell’Inter e l’ultimo atto è il ritrovamento di un vero e proprio arsenale scoperto dagli agenti di polizia in un capannone di Cambiago, in provincia di Milano. Sono stati trovati kalashnikov, pistole, bombe a mano e diversi proiettili, che con ogni probabilità erano l’arsenale della Curva Nord dell’Inter.
Indagini sugli ultrà dell’Inter: arrestato Cristian Ferrario
Gli inquirenti, su disposizione del pm Luca Poniz, hanno arrestato e portato al carcere di San Vittore Cristian Ferrario, ultrà legato al capo ultrà Andrea Beretta, finito in carcere lo scorso settembre per l’omicidio di Antonio Bellocco.
L’indagine ha preso una svolta dopo che Beretta ha deciso di collaborare con la giustizia e di partecipare al programma di protezione. Beretta infatti è finito nel mirino del clan mafioso Bellocco, non solo per l’uccisione del rampollo della famiglia malavitosa, ma anche per la sua decisione di collaborare con la giustizia e di fornire informazioni preziose per smantellare le infiltrazioni mafiose nella curva interista.
Beretta sarebbe pronto a raccontare agli inquirenti cos’è successo negli ultimi 30 anni, durante i quali si sono intrecciati rapporti malavitosi all’interno delle curve dell’Inter, sui quali sta indagando la Dda, la cui lente si ingrandimento è stata posta anche sugli affari illeciti nella curva del Milan. Un trentennio durante il quale tifoseria nerazzurra e malavita organizzata avrebbero stretto un abbraccio mortale, dove lo sport non c’entra assolutamente nulla.

