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Milano, visita al carcere di San Vittore: “Situazione insostenibile, servono amnistie e interventi urgenti”

Pubblicato il 25 Giugno 2025

Sopralluogo della Sottocommissione Carceri del Comune di Milano

La Sottocommissione Carceri del Comune di Milano ha effettuato oggi, 25 giugno, un sopralluogo all’interno del carcere di San Vittore, in un momento drammaticamente simbolico: solo pochi giorni fa, un giovane detenuto di 22 anni si è tolto la vita nella struttura. Si tratta del 36º suicidio avvenuto nelle carceri italiane nel 2025, a conferma di un’emergenza umanitaria che si fa sempre più pressante.

San Vittore, il carcere più sovraffollato d’Italia

I dati sono chiari e allarmanti: San Vittore ospita attualmente 1.100 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di circa 700 posti, con un tasso di affollamento del 220%, come riportato dal rapporto 2025 “Senza Respiro” dell’associazione Antigone. Si tratta del carcere con il più alto tasso di sovraffollamento d’Italia.

Carenza cronica di personale penitenziario

Oltre al sovraffollamento, la sottocommissione denuncia una grave carenza di personale: mancherebbero almeno 150 agenti di Polizia Penitenziaria per coprire il fabbisogno previsto. Il personale attualmente in servizio è costretto a sopportare turni estenuanti e condizioni di lavoro durissime. “Ringraziamo questi uomini e queste donne per la loro abnegazione, ma è inaccettabile che si continui a operare in un contesto simile”, affermano i membri della commissione.

Tagli ai fondi e strutture fatiscenti

A peggiorare ulteriormente la situazione, secondo quanto denunciato, c’è stato un taglio di oltre il 30% ai fondi destinati alla manutenzione del carcere da parte del Governo. “San Vittore e molti altri istituti penitenziari versano in condizioni materiali vergognose. Invece di investire per migliorare, lo Stato riduce le risorse”, scrive la sottocommissione in una nota ufficiale.

Amnistia e indulto: una proposta concreta

In conclusione, i rappresentanti della sottocommissione, Daniele Nahum e Alessandro Giungi, lanciano un appello: “Serve una risposta politica urgente. Siamo convinti che solo attraverso provvedimenti di amnistia e indulto si possa alleggerire la pressione nelle carceri. Milano deve dare un segnale forte: chiediamo di convocare un Consiglio Comunale all’interno di un carcere”.

Una proposta simbolica ma anche concreta, per riportare al centro del dibattito istituzionale una questione che riguarda diritti fondamentali, dignità umana e legalità costituzionale.

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