Pubblicato il 16 Aprile 2025
Il rifiuto di servire due clienti scatena la violenza
Una tranquilla notte si è trasformata in un incubo per un ristoratore e sua moglie ad Ancona, nei pressi della stazione ferroviaria, dove due fratelli peruviani di 32 e 30 anni hanno dato in escandescenze dopo essersi visti negare un pasto. L’episodio si è verificato il 23 marzo, poco dopo la mezzanotte.
I due uomini sono entrati in un locale quando la cucina era già chiusa, ma non hanno accettato il rifiuto del titolare, reagendo con insulti, minacce di morte e perfino sputi in faccia rivolti sia al gestore che alla moglie.
Scene di tensione davanti ad altri clienti
L’aggressione verbale e fisica è avvenuta sotto gli occhi di altri clienti presenti nel ristorante, che hanno subito avvertito una pattuglia della Polfer, intervenuta per ricostruire i fatti e raccogliere le testimonianze. Il titolare ha chiarito che, oltre l’orario di servizio, non era più possibile ordinare, ma i due fratelli, furiosi, hanno risposto con atti di disprezzo, sputando anche sulle vetrine del locale.
Scattano le denunce: i fratelli erano già noti alle forze dell’ordine
A seguito dell’aggressione, le vittime hanno sporto querela e le forze dell’ordine hanno formalizzato le denunce. I due responsabili, entrambi già conosciuti dalla questura, non sono nuovi a episodi simili: il maggiore dei due era soggetto a un foglio di via obbligatorio dal comune di Ancona, valido fino al 2023, mentre il fratello più giovane era sottoposto a daspo urbano nel comune di Falconara Marittima.
L’episodio ha riacceso l’attenzione sulla sicurezza nei pressi della stazione e sulle misure di prevenzione da adottare per tutelare esercenti e cittadini.
Immagine di repertirio

