Pubblicato il 9 Gennaio 2025
Una giornata di tensione e apprensione a Latina, dove un uomo di 53 anni è rimasto seduto per oltre 11 ore sul cornicione di un palazzo in Corso Matteotti, minacciando di lanciarsi nel vuoto. La vicenda si è conclusa nella serata di ieri con l’intervento dei mediatori dell’Arma, che sono riusciti a trarlo in salvo.
Un gesto disperato causato da difficoltà personali
L’uomo, di nazionalità italiana e residente nello stesso edificio, sta vivendo un momento particolarmente difficile. La mattina stessa aveva ricevuto una notifica di sfratto esecutivo dall’abitazione che condivide con l’anziana madre. Il contratto d’affitto era scaduto, e la società proprietaria dell’immobile gli aveva imposto di acquistarlo o lasciarlo.
A questa situazione si aggiungono altre difficoltà personali: la perdita del lavoro, la recente separazione dalla compagna e un passato di divorzio, che hanno contribuito a generare una situazione di profonda crisi.
L’intervento delle autorità e il salvataggio
L’allarme è scattato intorno alle 8:40, quando l’uomo si è seduto sul cornicione del tetto, a decine di metri di altezza. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, supportati dai mediatori dell’Arma, i servizi sociali del Comune di Latina e l’assessore Michele Nasso, che ha seguito la situazione in prima persona.
Dopo oltre 11 ore, poco dopo le 19:00, i negoziatori sono riusciti ad avvicinarlo e a riportarlo in sicurezza. Il 53enne è stato affidato ai sanitari del 118 e trasferito al Santa Maria Goretti per un trattamento sanitario d’emergenza.
Soluzioni immediate: un nuovo alloggio e un lavoro
Durante le trattative, il Comune di Latina si è attivato per trovare una soluzione concreta. L’assessore Michele Nasso ha individuato un nuovo alloggio temporaneo per l’uomo, mentre il sindaco Matilde Celentano si è messa in contatto con Unindustria per offrirgli un’opportunità lavorativa. Grazie al supporto del presidente Fausto Bianchi, è stata trovata una posizione presso un’azienda di pulizie.

