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Ministra Bonetti a Confindustria Catania: “Investire nell’imprenditoria femminile equivale a investire in formazione”

La ministra, durante la sua visita a Catania, ha fatto tappa anche nella Confindustria.

Pubblicato il 10 Settembre 2021

Riduzione dal gap salariale uomo-donna, aumento del tasso di occupazione e sostegno all’imprenditoria femminile. Ma anche aumento delle quote rosa nei Cda e sconti fiscali per l’assunzione di donne. Sono questi gli assi portanti del Piano strategico per la parità di genere 2021/2025 di cui si è dotata l’Italia, con l’obiettivo di avvicinare il Paese agli standard europei.  Di questo si è discusso oggi a Catania, nella sede di Confindustria, in un incontro con la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti. Sotto i riflettori gli incentivi alle imprese per il lavoro femminile, l’ armonizzazione dei tempi di vita e lavoro, le politiche di welfare a favore delle donne.  

“Da imprenditori – ha  spiegato il presidente degli industriali Antonello Biriaco, aprendo i lavori dell’incontro – sappiamo quanto il ruolo delle donne nella società e nell’impresa sia diventato strategico e quanto sia importante l’apporto che esse danno alla crescita dell’economia. Il divario lavorativo si sta progressivamente attenuando ma a un passo ancora troppo lento. Per questo occorre puntare con determinazione su tre azioni chiave: aumentare la presenza delle donne nel mondo del lavoro, facilitare la leadership femminile in azienda, contrastare il divario retributivo. Promuovere l’inclusione e l’uguaglianza di genere non è solo una questione etica. E’ un beneficio reale per tutta la società”.

Un concetto condiviso dalla presidente del Comitato imprenditoria femminile di Confindustria Catania, Monica Luca, che ha  ringraziato il ministro Bonetti  per l’azione concreta messa in campo a favore delle donne: Il Piano strategico per la Parità di genere è un passo avanti straordinario, che certamente contribuirà a liberare il nostro potenziale inespresso. In linea con i cinque ambiti del piano – lavoro, reddito, competenze, tempo, potere – il nostro comitato ha già in programma per  quest’anno progetti di welfare aziendale e di empowerment della formazione delle giovani donne”. 

Serve investire nell’autodeterminazione femminile fornendo tutti gli strumenti necessari a combattere la fragilità economica con un piano sull’occupazione e il sostegno all’imprenditorialità –  ha spiegato Margherita Ferro, consigliere per la Parità della Regione siciliana –. Occorre incentivare  le aziende attribuendo benefici economici erogati in virtù di una premialità a favore delle aziende che attuano  la retribuzione di genere.  Promuovere le donne nei posti apicali favorisce la crescita di una cultura paritaria e antidiscriminatoria”.

“Investire nell’ imprenditoria femminile – ha dichiarato il ministro Bonetti  – equivale a investire in formazione. Nell’ultimo decreto Semplificazione sono state inserite norme a garanzia della parità salariale. Servono regole di trasparenza per incentivare le azioni che le imprese possono svolgere per arrivare alla parità di genere che è una leva di investimento per la crescita del Paese. Occorrono scelte di concretezza e coraggio. Il mondo dell’impresa può essere un luogo  importante di frontiera, sentinella di un futuro nuovo  per sperimentare un welfare innovativo”.  Un capitolo, questo, a cui sono stati destinati circa 50 milioni di euro. Le leve principali sono la decontribuzione, la fiscalità, il contrasto al divario retributivo”.     

Per Gianluca Costanzo, presidente dei Giovani Imprenditori, la chiave di volta è il passaggio generazionale: “Oggi più che mai per essere protagonisti del cambiamento in atto abbiamo bisogno della vicinanza delle istituzioni.   Per realizzare la Next Generation dell’Italia,  in linea con gli obiettivi del Piano di ripresa e resilienza,  occorre rafforzare le competenze,  gli investimenti in education. Serve un cambio generazionale nelle imprese”.

All’incontro sono intervenute anche Maria Concetta La Delfa,  in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Catania, e Rosy Musciarelli, presidente del Comitato Pari Opportunità Rete Sicilia.