Pubblicato il 17 Dicembre 2025
Il mistero dei resti mortali rinvenuti nella camera mortuaria del cimitero di Bassiano compie un nuovo passo sul fronte delle indagini. Nella mattinata di ieri, su disposizione del pm Martina Taglione, i Carabinieri della Stazione di Bassiano, guidati dal maresciallo Luigi Benvenuti, il Comandante della Polizia Locale Giampaolo Pranteddu e il sindaco Giovan Battista Onori – nominato custode dei resti e del locale dopo il sequestro – hanno provveduto a consegnare la cassetta metallica contenente i resti alla Procura di Latina.
Da qui, nella stessa giornata, il materiale è stato trasferito all’Istituto di Medicina Legale di Roma, dove sarà sottoposto a tutti gli accertamenti necessari per chiarirne natura e caratteristiche.
Camera mortuaria ancora sotto sequestro
Come riportato dal collega Morazzano su Latina Oggi, nonostante il trasferimento dei resti, la camera mortuaria del cimitero di Bassiano resta sotto sequestro, a disposizione degli inquirenti. L’obiettivo è mantenere “congelata” la situazione, così da poter intervenire nuovamente sul posto qualora dagli esami medico-legali emergessero elementi che richiedano ulteriori approfondimenti all’interno del locale.
Le domande sul tavolo restano le stesse emerse fin dal giorno del rinvenimento: a chi appartengono quei resti, da dove provengono, perché erano custoditi lì e chi li ha collocati all’interno della struttura.
Un locale chiuso da anni e inserito tra i beni da recuperare
La camera mortuaria era stata sigillata lo scorso ottobre, in seguito al macabro ritrovamento. Il locale risultava chiuso e inutilizzato da anni ed era stato inserito dall’amministrazione Onori tra i beni da recuperare e riqualificare.
Proprio nell’ambito di questi interventi erano stati inviati operai comunali per una prima pulizia interna. È in quella circostanza che, all’interno di un cassonetto, è stata individuata una cassetta contenente resti umani, poi segnalata all’Autorità giudiziaria e finita al centro del sequestro disposto dalla Procura.
Massimo riserbo del sindaco in attesa degli esiti
Di fronte a una vicenda ancora tutta da chiarire, il sindaco Giovan Battista Onori mantiene il massimo riserbo, come già avvenuto al momento del sequestro. Il primo cittadino ha scelto di non rilasciare ulteriori commenti, in attesa degli sviluppi investigativi, ribadendo la piena fiducia nel lavoro degli inquirenti che dovranno fare luce sull’origine e sulla storia di quei resti.
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