Pubblicato il 27 Agosto 2025
L’ultimo sopralluogo dei Ris
Si è svolto ieri l’ultimo accertamento dei carabinieri del Ris di Parma all’interno dell’abitazione di Silvana Damato, la 69enne trovata senza vita lo scorso 8 agosto nella sua casa di Bruzzano, periferia nord di Milano.
Grazie al luminol sono emerse tracce di sangue e materiale biologico, un dettaglio che potrebbe rivelarsi fondamentale per chiarire le cause della morte.
Le ferite e i dubbi sull’omicidio
Il corpo della donna era stato rinvenuto immerso nella vasca da bagno, indossando biancheria intima e vestaglia. Sul volto e sul collo erano presenti tumefazioni e un profondo segno compatibile con un fendente provocato da coltello o oggetto appuntito.
Secondo l’autopsia, però, nessuna delle ferite sarebbe stata di per sé letale, ipotesi che apre scenari investigativi complessi.
Un appartamento che nasconde segreti
La casa di Silvana non appariva del tutto in ordine, ma non mostrava segni evidenti di effrazione o rapina. I carabinieri hanno trascorso l’intera giornata alla ricerca di impronte o indizi lasciati dall’aggressore.
L’inchiesta è coordinata dalla pm Valentina Mondovì, che ha sottolineato come tutte le piste restino ancora aperte.
«È un puzzle da ricomporre pezzo per pezzo», ha dichiarato l’avvocato della famiglia, Walter Felice, ricordando che la scena del crimine resta il fulcro delle indagini.
Domande irrisolte
Alcuni elementi rendono la vicenda ancora più enigmatica:
- Le chiavi di casa non sono mai state ritrovate.
- La donna era chiusa dentro l’appartamento, come se qualcuno l’avesse serrata dall’esterno.
- Il telefono cellulare è stato rinvenuto nella vasca, e gli investigatori lo stanno analizzando per ricostruire contatti e abitudini.
Le testimonianze raccolte sono già numerose e contribuiscono a definire meglio l’ultima giornata della vittima.
Le ultime ore di Silvana
Il giorno della morte, l’8 agosto, un vicino l’ha notata in bicicletta verso le 9.30 del mattino, sorridente e apparentemente serena. Un’altra conoscente l’ha invece vista rientrare in casa intorno a mezzogiorno.
Ciò significa che l’aggressione è avvenuta tra le 12 e le 17, quando alcuni amici, preoccupati per la sua assenza, hanno chiamato i soccorsi e fatto aprire l’appartamento. Lì è stata fatta la drammatica scoperta.

