Pubblicato il 28 Dicembre 2022
“Sono casi che hanno un impatto molto rilevante sui piccoli, cosa che spesso non viene compresa dai genitori. Il lattante piange molto spesso e quando questo avviene capita che i genitori lo prendano e lo scuotano sperando così che la smetta. Questo scuotimento è alla base della sindrome del bambino scosso”.
Così Lorenzo Lughetti.
Il direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale di Modena dove sono ricoverati due neonati, uno dei quali in condizioni molto gravi, lancia l’allarme.
Lo scuotimento avviene spesso come gesto di rabbia, magari a seguito del pianto del bambino e questo causa una rotazione involontaria ripetuta della testa e degli arti. La conseguenza è un’abrasione del cervello contro la corteccia cerebrale dura fissa all’osso.
Il nome tecnico è sindrome shaken baby, tradotto “scuotimento del bambino”.
È una forma di maltrattamento molto pericolosa e la Procura di Modena ha aperto già due fascicoli con ipotesi di reato nel modenese. In tutti e due i casi gli indagati sono i genitori dei piccoli che sono già stati allontanati dai figli.
“Ricordiamo che il lattante non ha la capacità di controllare la testa, perché i muscoli del collo non sono ancora formati, dunque questi movimenti per loro si possono paragonare a decine di tamponamenti in auto per un adulto. Quello che succede è gravissimo: si strappano delle vene a ponte a livello celebrale e vi è un sanguinamento. Il bambino cessa di piangere ma lo fa perché è entrato in coma”, spiega Lughetti.
Purtroppo a questo fenomeno si deve aggiungere anche quello dei bambini maltrattati o non adeguatamente curati.
Si stima infatti che in Italia l’1% degli accessi al pronto soccorso dei neonati sia legato proprio a questo e anche la realtà modenese rispecchia questo dato. Inoltre sono in aumento anche i problemi psichici nei bambini così come le psicosi acute.
Nel 2018 i ricoveri erano stati cinque, ora sono venti.
“Difficoltà economiche, famiglie disgregate, effetti della pandemia”, questi i motivi dell’aumento dei casi secondo Lughetti.
Una situazione preoccupante dunque e un appello a tutti i genitori, soprattutto ai più giovani: “Non scuotete mai i vostri bambini, né per gioco né per rabbia”.

