Pubblicato il 24 Settembre 2025
Un sacerdote residente nel territorio del Cassinate è stato rinviato a giudizio con l’accusa di molestie sessuali nei confronti di una donna. La decisione è stata presa dal GUP del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Carmen Fusco al termine dell’udienza preliminare.
La denuncia della vittima
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i fatti risalgono a qualche anno fa. La donna, attraversando un periodo difficile sul piano familiare, si era rivolta al sacerdote — su consiglio di un’amica — per ricevere conforto spirituale. L’incontro, avvenuto all’interno della struttura dove il prelato era solito ricevere i fedeli, si sarebbe trasformato in un episodio traumatico.
Nella denuncia presentata alla Procura, la vittima ha raccontato di aver subito un’aggressione di natura sessuale: l’uomo l’avrebbe spinta contro un muro, costringendola a subire palpeggiamenti e atti non consensuali, senza che si arrivasse a un rapporto completo.
Le prove raccolte
A sostenere l’accusa sono state le testimonianze di persone vicine alla donna, che nelle ore immediatamente successive ai fatti hanno raccolto il suo sfogo, confermandone successivamente lo stato di turbamento e i dettagli del racconto.
La posizione del sacerdote
Il sacerdote coinvolto non risulta incardinato in alcuna diocesi della Chiesa cattolica. Secondo verifiche precedenti, a suo nome non esiste alcun “celebret” ufficiale, il documento che autorizza alla celebrazione dei sacramenti, né compare nei registri delle diocesi locali. In passato, avrebbe presentato proposte di collaborazione a parroci della zona, qualificandosi come “prete ortodosso”, ma senza ottenere riconoscimenti ufficiali.
Il processo a suo carico si aprirà il prossimo dicembre.
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