Pubblicato il 12 Giugno 2024
Continua a tenere banco nella cronaca italiana la tragica morte di Cristina Frazzica, travolta e uccisa da una barca mentre stava facendo kayak con un amico al largo delle acque di Posillipo. Come ha riferito il ragazzo che era con lei, Vincenzo Carmine Leone, una barca è piombata su di loro ad alta velocità e sono stati costretti a tuffarsi in acqua. Lui è riuscito ad evitare l’impatto, ma purtroppo la ragazza è stata colpita dalle pale della barca che non le hanno dato scampo. Al momento c’è una persona nel registro degli indagati, Guido Furgiuele, l’avvocato che potrebbe essere coinvolto nell’incidente e che potrebbe essere accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. L’indagine è finalizzata a scoprire anche se Cristina poteva essere salvata con un intervento più tempestivo. In un’intervista a Fanpage Furgiuele ha raccontato la sua versione dei fatti, dicendosi pronto a pagare le conseguenze se si dovesse accertare che la barca era sua.
Morte Cristina Frazzica, il racconto scioccato dell’avvocato
L’avvocato, comprensibilmente sotto choc, ha spiegato che sulla barca con lui domenica pomeriggio c’erano altre 6 persone, nessuna delle quali avrebbe visto i due ragazzi in acqua. Solo dopo un po’ di tempo uno dei suoi ospiti ha notato un ragazzo in mare che si sbracciava e che chiedeva aiuto a 300-400 metri dalla costa.
Il legale ha però spiegato che il ragazzo soccorso non ha individuato nella loro barca quella che l’ha investita. Inoltre il superstite ha detto che la barca era molto veloce, e la sua non lo è. Ha quindi chiamato i soccorsi, che però si sono rivelati inutili per la ragazza.
Oltre a quella di Furgiuele, sarebbero state sequestrate altre due barche. Tuttavia, come ha spiegato l’avvocato, secondo i video sarebbe stata proprio la sua barca a passare nel momento in cui la giovane sarebbe stata travolta.
Poi domenica sera per il legale è arrivata la convocazione del pm, al quale ha spiegato la sua versione dei fatti. Nell’intervista a Fanpage l’avvocato ha detto di essere stato sempre a disposizione della giustizia, ma si è lamentato che sta subendo una gogna mediatica anche se le indagini sono iniziate da appena un giorno. “Se si scoprirà che è stata la mia barca, me ne assumerò le responsabilità, come previsto dalla legge” – ha infine sospirato l’avvocato.

