Pubblicato il 17 Settembre 2025
La dirigente scolastica dell’istituto frequentato dal ragazzo di 15 anni che pochi giorni fa si è tolto la vita a Santi Cosma e Damiano ha fornito una versione diversa rispetto a quella raccontata dai genitori, secondo cui il giovane sarebbe stato vittima di vessazioni scolastiche note e denunciate.
La posizione della scuola
“La classe presentava problematiche relazionali, sia tra studenti che nei rapporti con gli adulti – ha spiegato la dirigente – ma non abbiamo mai avuto la percezione di un atteggiamento intenzionale e costante di bullismo nei confronti del ragazzo. Per questo si è lavorato sull’intero gruppo classe”.
Episodi ridimensionati
La dirigente ha affrontato anche l’episodio dei capelli tagliati: “Ho chiesto direttamente ai ragazzi, e hanno ammesso di aver fatto qualche battuta nei primi giorni di scuola, ma la situazione si è subito esaurita. Non risulta che sia mai stato aggredito fisicamente all’interno dell’istituto. Se fosse accaduto, sarebbero state avviate azioni disciplinari”.
Nessuna richiesta di incontro dai genitori
Secondo la dirigente, i genitori non avrebbero mai avanzato richieste di incontri formali con la scuola: “Le procedure si attivano quando c’è una segnalazione ufficiale. Il nostro dovere lo portiamo avanti fino in fondo. È evidente che vi fosse un malessere, altrimenti non si sarebbe arrivati a un gesto così tragico, ma resta da capire quanto la scuola avrebbe potuto accorgersene“.
La partecipazione al funerale
Infine, la dirigente ha precisato: “Noi eravamo tutti presenti al funerale. Questa mattina ho avuto conferma che quasi tutta la classe ha partecipato alla cerimonia”.
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