Lo afferma il capo della commissione investigativa russa, scrive la Bbc online.
Alexander Bastrykin ha dichiarato al sito governativo Rossiiskaya Gazeta che sono state avviate più di 1.300 indagini penali.
Bastrykin ha aggiunto che sono stati incriminati 92 comandanti e i loro subordinati mentre 96 persone, tra cui 51 comandanti delle forze armate, sono attualmente ricercate. La Bbc non ha potuto verificare le informazioni contenute nell’intervista, mentre Kiev non ha rilasciato commenti in merito.
Bastrykin ha poi accusato l’Occidente di sponsorizzare apertamente il “nazionalismo ucraino”, per cui un processo sostenuto dalle Nazioni Unite “è estremamente dubbio”. Ha quindi proposto di istituire un tribunale internazionale con i Paesi che hanno “una posizione indipendente sulla questione ucraina”, in particolare Siria, Iran e Bolivia.
Intanto, La Russia manterrà i suoi impegni sull’export dei prodotti agricoli, a prescindere dalla revoca o meno delle restrizioni applicate a Mosca.
Lo ha detto il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov in colloqui al Cairo, aggiungendo che “Non abbiamo pregiudizi riguardo ad una ripresa di colloqui con Kiev su un ampio spettro di temi che vadano oltre il grano, dipende dagli ucraini”.
“Siamo solidali con il popolo ucraino, che merita una vita migliore. Ci dispiace che la storia ucraina venga rovinata sotto i nostri occhi e ci dispiace per coloro che hanno ceduto alla propaganda di stato del regime di Kiev e per coloro che sostengono questo regime, che vuole che l’Ucraina sia l’eterno nemico della Russia”, ha precisato Lavrov .
“I popoli russo e ucraino continueranno a vivere insieme. Aiuteremo il popolo ucraino a sbarazzarsi del regime assolutamente antipopolare e antistorico”, ha promesso il capo della diplomazia di Mosca.
L’Occidente deve rimuovere gli ostacoli che ha posto alle esportazioni di cibo e fertilizzanti russi, se vuole risolvere la crisi alimentare, ha anche detto Lavrov al termine dei colloqui con il suo omologo egiziano. “Per quanto riguarda il cibo, i nostri colleghi occidentali sono molto preoccupati per questa situazione. Devono rimuovere gli ostacoli che si sono creati da soli”, ha spiegato Lavrov sottolineando che, anche se non sono state imposte sanzioni contro generi alimentari e fertilizzanti russi, “sono state imposte sanzioni contro le aziende che assicurano le forniture alimentari, contro le aziende che assicurano i pagamenti per il cibo”.
Sempre Lavrov ha spiegato che sarà una terza parte a garantire la sicurezza delle navi che trasportano il grano ucraino insieme alla Russia e alla Turchia. “Siamo riusciti a raggiungere un accordo a Istanbul: l’Ucraina sminerà i porti e lascerà che le navi prendano il mare, mentre Russia, Turchia e un’altra parte, che sarà determinata in seguito, scorteranno le navi verso il Bosforo”, ha doichiarato il ministro russo.
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