Santa Maria a Vico, Aurora muore a 45 giorni di vita. Terribile accusa ai genitori: “Picchiata, ustionata e curata con lo strutto”

É stata avviata un’indagine sulla morte della piccola Aurora, neonata di appena 45 giorni, deceduta in condizioni misteriose e tutte ancora da chiarire a Santa Maria a Vico in provincia di Caserta. Sotto indagine i genitori della piccola, il 26enne Emanuele Savino e la 19enne Anna Gammella, sui quali pende l’accusa gravissima di concorso in omicidio volontario pluriaggravato e maltrattamenti in famiglia. Il gip Maria Pasqualina Gaudiano ha emanato l’ordine di arresto nei loro confronti con l’accusa di aver ucciso la piccola Aurora.

Il racconto dei genitori

I genitori hanno raccontato ai carabinieri che la piccola, dopo aver fatto il consueto bagnetto, sembrava non stare molto bene e hanno chiamato il pediatra che le ha prescritto una cura. Tuttavia la madre si sarebbe accorta che la neonata non si svegliava più e a quel punto ha dato l’allarme, ma purtroppo per la piccola era troppo tardi.

Una versione che non ha convinto gli inquirenti e nel frattempo gli altri due figli piccoli della coppia sono stati allontanati dai genitori e affidati a una comunità.

La versione degli inquirenti

Secondo l’ordinanza del giudice invece la neonata non era mai stata visitata da un pediatra e, come ricostruisce Il Mattino, la coppia avrebbe addirittura curato i traumi della bimba con dello strutto animale.

Secondo le prime ricostruzioni nel giorno della morte il padre avrebbe colpito violentemente la figlia, provocandole una duplice frattura ossea e poi un’emorragia cerebrale. Gli inquirenti inoltre avrebbero riscontrato sul corpo della piccola ecchimosi, escoriazioni e anche ustioni gravi e la morte sarebbe sopraggiunta per insufficienza cardio-respiratoria.

La ricostruzione degli investigatori tra l’altro sarebbe confermata anche dalle chat tra i due e gli avvocati della difesa Carlo Perrotta e Davide Pascarella dovrebbero chiedere a breve i domiciliari.