Pubblicato il 24 Marzo 2025
La vicenda di Simonetta Kalfus, la donna deceduta in seguito a un intervento di liposuzione eseguito in una clinica romana, ha assunto contorni giudiziari. A seguito della denuncia sporta dalla figlia della vittima, sono state avviate le indagini e tre medici risultano ora iscritti nel registro degli indagati.
Scattano le indagini: sequestrate le cartelle cliniche
A indagare sul caso sono i carabinieri della Compagnia di Anzio, che si stanno muovendo sotto il coordinamento della Procura di Roma. In tempi rapidi sono state sequestrate le cartelle cliniche e la documentazione sanitaria della paziente, deceduta lo scorso 19 marzo. Tra i nomi finiti nel fascicolo degli inquirenti ci sono il chirurgo estetico che ha eseguito l’intervento, l’anestesista e un medico dell’ospedale Sant’Anna di Pomezia, dove la donna si era rivolta in seguito a complicazioni post-operatorie.
Un’infezione fatale? Attesi gli esiti dell’autopsia
Stando a quanto emerso finora, Simonetta era stata operata il 6 marzo e nei giorni successivi aveva cominciato ad accusare forti dolori. Il 14 marzo, la 63enne è stata ricoverata d’urgenza al Grassi di Ostia: qui è entrata in coma poche ore dopo l’arrivo. Dopo quattro giorni in rianimazione, il suo cuore ha smesso di battere. La salma è stata trasferita al policlinico Tor Vergata, dove nei giorni scorsi è stata effettuata l’autopsia.

