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Muore a 20 anni Tato, il gatto “eroe”. I padroni preparano un manifesto funebre, ma il Comune ne vieta l’affissione

Pubblicato il 6 Dicembre 2024

Un gatto, o qualsiasi altro animale domestico, quando varca la porta di casa diventa a tutti gli effetti un membro della famiglia. Ed era considerato un membro della famiglia anche Tato, anzi un vero e proprio figlio “a 4 zampe”, dai suo padroni, Claudio Tomatis e Stefania Tosello, una coppia di Cuneo.

La storia di Tato

Tato era un gatto randagio ma, col passare del tempo, è riuscito a conquistare il cuore di Claudio e Stefania che lo hanno accolto in casa, diventando a tutti gli effetti i loro “genitori umani”, come loro stessi si sono definiti. Tato, che è morto all’età di 20 anni, ne ha trascorsi ben 14 con i suoi padroni, che lo consideravano molto più di un semplice animale domestico, ma un vero e proprio figlio.

Come raccontato da Cuneodice, Tato è anche stato investito da un’auto e ha rischiato di morire, prima di trovare definitivamente riparo tra le 4 mura dei suoi “genitori umani”. All’età di 20 anni è sopraggiunta la morte naturale e i suoi padroni hanno voluto rendergli omaggio con un manifesto funebre.

Il manifesto funebre negato

“È mancato al nostro affetto il nostro amato gatto Tato. Lo annunciano con dolore augurandogli un buon Ponte i suoi genitori umani Stefania e Claudio” – questo il manifesto funebre che i suoi padroni avevano preparato per Tato, ma che hanno potuto condividere solo sui social. La loro intenzione era quella di affiggere qualche manifesto funebre per la città di Cuneo, ma il comune ha bloccato tutto per ragioni amministrative. Per le affissioni mortuarie è infatti obbligatorio essere iscritti all’anagrafe e avere uno stato civile.

Nonostante i divieti i due non si sono arresi e hanno comunque deciso di affiggere circa 40 manifesti sui muri di due comuni vicini. Tra l’altro Tato è considerato anche un gatto “eroe”, poiché un po’ di tempo fa mise in fuga due ladri che stavano rubando le biciclette di casa.