Pubblicato il 1 Settembre 2023
“Non volevo uccidere nessuno, mi sono solo difeso”.
Così il 16enne che ha ucciso il musicista 24enne Giovanbattista Cutolo.

E’ la sua giustificazione per lo sconvolgente omicidio avvenuto davanti agli occhi terrorizzati della fidanzata della vittima.
L’indagato, nel corso dell’interrogatorio davanti al pm, ha sostenuto che ha visto “l’altro ragazzo venire verso di me con tono minaccioso” e ha premuto il grilletto della pistola che gli era stata passata poco prima da un amico, ora indagato per concorso in omicidio.
La lite è scattata ieri all’alba, intorno alle 5. Sarebbe stata la fidanzata, secondo alcune testimonianze, a innescare l’alterco per via di uno scooter mal posteggiato. La dinamica dell’accaduto, comunque, è al vaglio della Squadra Mobile di Napoli.
L’omicidio di Giovanbattista Cutolo ha commosso l’ambiente della musica napoletano, dove era conosciuto per il suo impegno.
“Era un cornista di talento, lo sguardo limpido e sincero, appassionato e amoroso nei confronti del suo strumento, del vivere in orchestra, del fare parte di una comunità come quella della Scarlatti. Era un ragazzo sempre sorridente, educato e rispettoso nei confronti di tutti, del suo lavoro, della musica stessa”, ricorda Beatrice Venezi, direttrice della Nuova Orchestra Scarlatti. Che si sfoga: “Cosa siamo diventati? Animali? No, gli animali non uccidono per crudeltà, ma solo per necessità. Siamo feccia. Dove sono finite la solidarietà, l’empatia, il senso di comunità che contraddistingueva la nostra società italiana? Siamo l’ombra di noi stessi, zombies che vivono solo nella notte dell’umanità. Corpi vuoti senza anima”.

