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Napoli, 47enne aggredito selvaggiamente da una baby-gang a Fuorigrotta

Pubblicato il 27 Agosto 2025

L’aggressione davanti alla madre e ai figli

Un uomo di 47 anni è stato picchiato brutalmente da una baby-gang nella serata di ieri a Fuorigrotta, intorno alle 23, sotto gli occhi della madre anziana e dei suoi due figli piccoli.

La vittima è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Cardarelli, dove i medici hanno riscontrato trauma cranico, naso fratturato in più punti, gravi lesioni al volto, riduzione del campo visivo e contusioni diffuse.

A denunciare l’accaduto è stato il fratello, Sergio Lomasto, consigliere della Municipalità 10 di Napoli, che ha parlato di un’aggressione “selvaggia e senza motivo”.

Un problema denunciato da tempo

Lomasto ha ricordato come già in passato avesse segnalato la situazione di degrado e le scorribande di auto e moto nell’area dello Stadio Maradona, chiedendo misure di sicurezza. «Questa volta la violenza ha colpito la mia famiglia – spiega – a dimostrazione che le preoccupazioni erano fondate».

Anche la presidente del Consiglio comunale, Enza Amato, solo pochi mesi fa aveva denunciato episodi analoghi nella stessa zona, sottolineando la necessità di un piano educativo strutturale per contrastare il fenomeno delle baby-gang.

L’allarme sociale

Secondo Lomasto, la situazione è ormai paradossale: «I bambini che rispettano le regole finiscono traumatizzati – mio nipote di 10 anni da ieri non riesce a parlare per lo shock – mentre chi delinque si appropria delle strade diffondendo paura».

Un contrasto che stride con il momento positivo che la città sta vivendo a livello culturale e turistico: “È inimmaginabile che a Napoli, riconosciuta in tutto il mondo, i cittadini siano costretti a temere di uscire dopo le 21, come se vivesse un coprifuoco imposto dalle baby-gang”.

L’appello alle istituzioni

Il consigliere lancia infine un monito al Prefetto e alle istituzioni: non basta più limitarsi a registrare le aggressioni. Servono misure straordinarie di sicurezza, ma anche un patto educativo forte per restituire ai giovani regole, valori e prospettive.

«Napoli deve essere ricordata per la sua bellezza e accoglienza, non per la barbarie di bande di minorenni che distruggono la convivenza civile», ha concluso Lomasto.

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