Pubblicato il 22 Gennaio 2025
Da quanto si è appreso, la donna – che con il marito ha sottratto la bambina – avrebbe finto una gravidanza per nove mesi, per poi informare i familiari di aver dato alla luce un maschietto.
Hanno simulato una gravidanza per nove mesi e successivamente hanno finto di aver avuto un figlio maschio. Questi dettagli sono emersi dall’arresto della coppia responsabile del rapimento di una neonata nella clinica “Sacro Cuore” di Cosenza. R. V., 51 anni, residente a Cosenza, è stata arrestata insieme al marito, A. M., un 43enne di origine senegalese, dai poliziotti della Questura di Cosenza poco dopo le 22 di ieri sera.
Dalle prime informazioni emerse, quando gli agenti della Mobile sono arrivati nella loro casa a Castrolibero, hanno trovato l’appartamento decorato con addobbi tipici per la nascita di un bambino. Anche la neonata, che era stata portata via indossando una tutina rosa, al momento del ritrovamento indossava una tuta da maschietto.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della clinica sono state cruciali per le indagini, permettendo di identificare rapidamente la donna e di rintracciare la coppia responsabile del rapimento della neonata.
Il messaggio dei genitori sui social
“Siamo una mamma e un papà che ieri sono morti e rinati”. Queste sono le parole della mamma della piccola Sofia. “Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia – ha scritto la mamma su Facebook qualche ora fa postando una foto della piccola con il fratellino – vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco. Questa è la nostra famiglia che ieri sera si stava sgretolando in mille pezzi. Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale, mentre io avevo perso le speranze. Un’intera città, anzi Regione, si è bloccata per cercare la nostra bambina. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che Sofia sta bene. Grazie a tutti. Vorrei abbracciare tutti. Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti”.

