Pubblicato il 20 Agosto 2025
Indagini partite da un caso di raggiro a un medico di 69 anni
I Carabinieri della Stazione di Nicolosi hanno portato a termine un’operazione che ha consentito di far luce su un sofisticato sistema di truffe online. L’attività investigativa rientra nelle linee guida del Comando Provinciale di Catania, da tempo impegnato in campagne di prevenzione e incontri informativi rivolti soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Il caso è emerso dopo la denuncia di un medico 69enne di Nicolosi, contattato via messaggio da un truffatore che si è finto suo figlio. Con la scusa di aver perso il cellulare, l’uomo ha chiesto denaro urgente per comprarne uno nuovo. Convinto di aiutare il figlio, il medico ha effettuato un bonifico di quasi mille euro. Poco dopo, insospettito da ulteriori richieste, ha compreso di essere caduto in un raggiro e si è rivolto immediatamente ai Carabinieri.
Identificati tre presunti responsabili
Grazie a un’azione rapida e accurata, i militari sono riusciti a risalire agli autori: due uomini di 39 e 37 anni residenti a Napoli e una donna di 47 anni di Giugliano in provincia di Napoli. Secondo le indagini, i tre inducevano le vittime a effettuare bonifici e ricariche su carte prepagate, utilizzando messaggi ingannevoli inviati tramite applicazioni di messaggistica.
39 operazioni sospette in due giorni
Dall’analisi dei flussi bancari legati al bonifico del medico, i Carabinieri hanno scoperto un’attività ben più ampia: in soli due giorni sono state registrate 39 transazioni sospette, per un valore complessivo superiore a 19mila euro. Le somme venivano immediatamente trasferite su altre carte riconducibili ai complici, in un chiaro schema di riciclaggio del denaro.
Una truffa diffusa in tutta Italia
Le indagini hanno permesso di individuare almeno dieci vittime in diverse regioni italiane, tutte raggirate con lo stesso metodo del falso familiare in difficoltà.
Le accuse
I tre indagati sono stati denunciati per truffa, sostituzione di persona e riciclaggio.

