Pubblicato il 2 Aprile 2025
Un fermo che potrebbe dare una svolta al caso Ciminiello
Si registra una svolta significativa nell’inchiesta sull’omicidio di Cosimo Ciminiello, il 37enne raggiunto da un colpo di pistola e ucciso a Nettuno lo scorso 23 marzo. La Polizia di Stato, attraverso un’operazione congiunta della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di Anzio-Nettuno, ha eseguito un fermo a carico di un 28enne, anch’egli residente a Nettuno, ritenuto il presunto autore materiale del delitto.
Il colpo mortale sotto casa: una dinamica studiata
Il fatto di sangue si era consumato in via Lucania, in prossimità del Parco Palatucci, dove Ciminiello è stato colpito al petto da un proiettile calibro 22 mentre si trovava sotto la propria abitazione. Un’esecuzione avvenuta in piena strada, che aveva scosso la cittadinanza e suscitato domande sulle motivazioni alla base del gesto.
Il fermo disposto dalla Procura della Repubblica di Velletri rappresenta un passo fondamentale verso la ricostruzione completa dell’accaduto. Secondo quanto trapelato, gli investigatori avrebbero raccolto elementi indiziari importanti che inchioderebbero il 28enne alle proprie responsabilità.
Caccia al complice: si cerca il secondo uomo
Parallelamente all’arresto, proseguono le ricerche per identificare il complice che avrebbe avuto un ruolo attivo nell’agguato. Gli inquirenti ipotizzano che il delitto sia stato portato a termine da due soggetti, con il fermato in qualità di esecutore materiale e un secondo uomo con funzione di supporto operativo durante l’aggressione.
Gli investigatori stanno vagliando immagini di videosorveglianza, testimonianze e analisi balistiche, al fine di delineare in maniera precisa l’intera catena di eventi e chiarire l’eventuale movente, che al momento resta avvolto nel mistero.

