Pubblicato il 17 Maggio 2025
Una tragedia sconvolgente ha scosso la periferia di Roma quando una donna nigeriana di 29 anni, madre di tre figli, è stata arrestata con l’accusa di omicidio per aver gettato il suo neonato nel water, provocandone la morte. L’incidente, avvenuto lo scorso ottobre, si è consumato tra le borgate di Finocchio e Montecompatri, e ha scatenato un’inchiesta che ha portato alla luce dettagli agghiaccianti.
La dinamica della tragedia
La vicenda ha inizio quando la donna si presenta al pronto soccorso lamentando un malore. Negando di aver partorito, la 29enne ha inizialmente dato una versione che non ha convinto i medici. I sospetti sono subito emersi, e le indagini della Squadra Mobile di Roma e del commissariato di Frascati, coordinate dalla Procura di Velletri, hanno rivelato la verità dietro il suo comportamento. La donna, infatti, avrebbe partorito un bambino prematuro durante la 25esima settimana di gravidanza nel bagno di un’abitazione a Montecompatri, e successivamente, con un gesto crudele, avrebbe gettato il piccolo nelle tubature del water.
Il corpo ritrovato e le prove
A confermare quanto accaduto, sono stati i risultati degli esami del DNA effettuati sul corpo del neonato, che è stato trovato in un tombino di scarico. La tragica morte del bambino ha scatenato una serie di indagini che hanno finalmente portato all’arresto della donna, rintracciata dopo giorni di ricerche nella zona di Finocchio. Non è ancora chiaro se gli amici che si trovavano con lei al momento dell’incidente abbiano avuto un ruolo nell’accaduto.
Le conseguenze della tragedia
La donna è stata trasferita nel carcere di Rebibbia, mentre i suoi due figli più grandi sono stati affidati a parenti. La giustizia, ora, dovrà fare il suo corso per chiarire ogni aspetto di questo orribile crimine.

