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Operazione “Primus 2”: cinque arresti per droga nel Catanese, nuovo colpo al clan Scalisi

Pubblicato il 11 Ottobre 2025

CATANIA – Nella notte, su disposizione della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, gli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Squadra Mobile di Catania e al Commissariato di Adrano, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Catania.

Il provvedimento è scaturito al termine degli interrogatori preventivi e ha coinvolto cinque persone, ritenute – allo stato degli atti e ferma restando la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva – responsabili dei reati di detenzione e spaccio di stupefacenti in forma pluriaggravata.

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I provvedimenti cautelari

I destinatari dell’ordinanza sono:

  • un 22enne, sottoposto a custodia cautelare in carcere;
  • un 21enne, agli arresti domiciliari;
  • un 21enne, in custodia in carcere;
  • un 28enne, ai domiciliari con braccialetto elettronico;
  • un 27enne, anch’egli in custodia cautelare in carcere.

Le misure rientrano in un più ampio quadro investigativo che mira a disarticolare la rete di spaccio collegata a gruppi criminali operanti nel territorio di Adrano.

La prosecuzione dell’operazione “Primus 2”

Questa nuova fase rappresenta la prosecuzione dell’operazione “Primus 2”, condotta nei giorni scorsi dalla stessa Procura Distrettuale Antimafia di Catania. L’inchiesta aveva già portato all’esecuzione di 10 fermi e di 14 misure cautelari a carico di altrettanti indagati, accusati – a vario titolo – di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e detenzione abusiva di armi.

Tutti i reati risultano aggravati dal metodo mafioso e sarebbero stati commessi per agevolare il clan “Scalisi”, storicamente attivo nel territorio di Adrano e ritenuto articolazione locale di un più ampio sodalizio criminale operante nel Catanese.

L’indagine

Le indagini della Polizia di Stato e della DDA di Catania mirano a colpire la filiera dello spaccio che garantiva al clan una costante fonte di profitto. L’attività investigativa, ancora in corso, conferma il radicamento del gruppo Scalisi nel traffico di droga e l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le organizzazioni mafiose attraverso un’azione mirata e continuativa.

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