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Orrore a Gemona: ucciso, smembrato e nascosto in cantina, la confessione shock

Pubblicato il 31 Luglio 2025

Confessione shock di madre e compagna: “Siamo state noi”

Alessandro Venier, 35 anni, residente a Gemona del Friuli (Udine), è stato trovato morto all’interno della propria abitazione nella mattina di oggi, giovedì 31 luglio. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la madre e la compagna – che hanno chiamato le forze dell’ordine – si sarebbero incolpate dell’omicidio e avrebbero già confessato.

Il corpo fatto a pezzi e nascosto sotto la calce

Secondo le prime ricostruzioni, il delitto risalirebbe a diversi giorni fa. Il cadavere è stato smembrato e occultato all’interno di un bidone, nascosto nella cantina di casa e ricoperto con strati di calce viva. A vegliare sul silenzio della casa, un pastore maremmano, rimasto solo dopo l’omicidio.

La vittima era padre di una bambina di sei mesi

Venier e la compagna, una 30enne di origine colombiana, avevano una bambina di appena sei mesi. Ora le due donne si trovano in stato di fermo, mentre la Procura di Udine coordina le indagini per chiarire i ruoli esatti delle due presunte responsabili. Il magistrato ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni presso il centro di medicina legale.

La comunità sconvolta, il sindaco: “Ora ci prendiamo cura della bambina”

Il terribile omicidio ha scosso profondamente la comunità di Gemona. “Un fatto gravissimo, mai successo prima qui”, ha dichiarato il sindaco Roberto Revelant, visibilmente colpito.

“C’è una bambina molto piccola che ha perso tutto. Ora dobbiamo assicurarle un futuro sicuro e sereno”, ha aggiunto. I Servizi sociali locali sono già all’opera per garantire protezione e assistenza alla neonata, orfana del padre e con la madre coinvolta nell’omicidio.

Indagini in corso per chiarire il movente

Le autorità stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta del delitto e i motivi che hanno portato a un gesto così estremo. Per ora, ciò che emerge è un quadro familiare inquietante e una violenza inaudita, maturata tra le mura domestiche. Foto: un fermo immagine dal servizio della TgR

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