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Ostuni, turisti pagano un “supplemento musica” sullo scontrino: scoppia la polemica

Pubblicato il 18 Agosto 2025

La sorpresa nel conto

Un locale del centro storico di Ostuni è finito al centro delle critiche dopo aver applicato un insolito supplemento musicale ad alcuni clienti. Un gruppo di turisti, dopo aver ordinato quattro drink e alcuni stuzzichini, si è visto recapitare lo scontrino con una voce inattesa: “musica” al costo di 2 euro a persona, per un totale di 8 euro.
“La musica era molto bella, ma nessuno si aspettava di doverla pagare come fosse un extra” hanno dichiarato ironicamente i clienti a Rainews.

Non è il primo “scontrino creativo”

Quello di Ostuni non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, infatti, hanno fatto discutere diversi episodi simili. Tra questi, la vicenda di un bar di Oderzo, in provincia di Treviso, dove una cliente aveva scoperto di aver pagato 10 centesimi in più per aver chiesto di dividere un cornetto in due.
La donna si era accorta del rincaro soltanto una volta tornata a casa e aveva denunciato l’accaduto: “Non è tanto per i soldi, ma per il principio. È la prima volta che mi succede”.

La difesa dei gestori

Il titolare del bar di Oderzo aveva poi spiegato la scelta, sottolineando che il sovrapprezzo era indicato alla cassa e introdotto “per garantire uno standard di qualità elevato”.
Non è una truffa, ma una decisione consapevole che rivendichiamo con orgoglio”, aveva dichiarato il gestore, difendendo la politica del locale.

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