Pubblicato il 23 Ottobre 2025
Paura nella notte dopo lo sgombero di un’abitazione abusiva
Palermo, 23 ottobre 2025. Tensione e paura nella notte nel capoluogo siciliano. Una bomba carta è esplosa davanti all’abitazione dell’assessore comunale all’Emergenza abitativa, Fabrizio Ferrandelli, nella foto d’apertura, poche ore dopo lo sgombero di una casa occupata abusivamente in via Bronte, successivamente data alle fiamme.
Secondo quanto ricostruito, la deflagrazione è avvenuta nella tarda serata di ieri, 22 ottobre, provocando un forte boato che ha fatto scendere in strada numerosi residenti. I vigili del fuoco sono poi intervenuti per domare l’incendio divampato nella casa appena liberata, dove erano stati segnalati atti vandalici.
L’episodio legato allo sgombero di un alloggio popolare
Le prime indagini fanno pensare a un collegamento tra i due eventi. Chi occupava abusivamente l’alloggio sarebbe tornato sul posto dopo l’intervento dell’assessore, che aveva denunciato le gravi condizioni dell’immobile. Poco dopo l’allontanamento delle forze dell’ordine, le fiamme hanno distrutto parte dell’appartamento.
Ferrandelli: “Non mi fermeranno”
“Questi gesti non mi intimoriscono – ha dichiarato Ferrandelli -. Sono sereno e continuerò il mio lavoro. Ho già presentato diverse denunce e confido nell’operato degli investigatori. Tutto questo non ci farà arretrare di un passo”.
L’assessore ha raccontato di aver sentito il boato mentre si trovava dai carabinieri a Borgo Nuovo per rassicurare i cittadini dopo lo sgombero. “Mi hanno chiamato i vicini per dirmi dell’esplosione davanti casa. Ma la mia determinazione resta intatta”, ha aggiunto.
Il sindaco Lagalla: “Avanti con la legalità”
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha espresso vicinanza e solidarietà all’assessore Ferrandelli, condannando con forza l’attacco: “Si tratta di un episodio grave e inaccettabile. L’amministrazione comunale continuerà, insieme all’assessore, a portare avanti con fermezza il percorso di legalità nella gestione degli alloggi popolari. Non arretreremo di un centimetro”.
L’inchiesta sull’attentato è in corso e la zona è sorvegliata dalle forze dell’ordine per prevenire ulteriori atti intimidatori.

