In manette Mimmo Russo, ex consigliere comunale di Palermo, eletto nella lista di Fdi, del quale è uno dei principali esponenti nel capoluogo siciliano, dove è lo storico punto di riferimento dei lavoratori precari.
Le accuse dei carabinieri della Direzione distrettuale antimafia di Palermo sono pesantissime.
Russo deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio politico-mafioso, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.
Il procuratore della Dda Maurizio de Lucia considera un altro degli indagati, Gregorio Marchese, la costola dell’esponente di Fdi.
Per capire la portata della definizione, Marchese è il figlio di Filippo, storico killer e capo della cosca di Corso dei Mille, morto nel 1982, sospettato di decine di omicidi, fra i quali quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Fra gli indagati anche il consulente d’azienda Achille Andò. Per entrambi, accusati a vario titolo di corruzione ed estorsione, sono stati disposti i domiciliari.
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