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Palermo, imprenditore sequestrato e gettato in una botola: arrestati quattro uomini

Pubblicato il 10 Luglio 2025

Seguito con un GPS, minacciato e rapito per un’estorsione

Un imprenditore di Palermo è stato sequestrato e rinchiuso in una botola in aperta campagna da un gruppo di quattro uomini che, secondo le accuse, lo avrebbero perseguitato e minacciato per ottenere del denaro. Il caso, scioccante per le modalità brutali, ha portato all’arresto dei presunti responsabili, fermati dalla polizia dopo un’indagine accurata.

La dinamica del sequestro

La vittima sarebbe stata seguita per giorni attraverso un GPS nascosto sulla sua moto, poi minacciata ripetutamente dai quattro uomini, fino al momento in cui sarebbe stata presa con la forza e rinchiusa in una botola situata all’interno di un casale di campagna nei dintorni del capoluogo siciliano.

Le accuse mosse agli indagati sono gravissime: sequestro di persona a scopo di estorsione, estorsione aggravata e atti persecutori. Tutti i sospettati hanno precedenti penali.

Gli arresti

In carcere sono finiti A.D. (40 anni) e L.P. (44 anni), mentre F.M. (30 anni) e M.B. (40 anni) sono stati posti ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Gli agenti della squadra mobile di Palermo sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda grazie a un paziente lavoro d’indagine: intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati e riprese video tratte da diversi impianti di videosorveglianza.

Un’escalation di violenza

Secondo gli inquirenti, il gruppo avrebbe messo in atto una vera e propria escalation di minacce e intimidazioni, culminata con il sequestro. L’imprenditore è stato chiuso dentro una botola, nel tentativo di forzarlo a cedere alle richieste estorsive. L’operazione della polizia ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente.

Indagini ancora in corso

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Palermo, è ancora in corso e potrebbero emergere nuovi elementi nei prossimi giorni. Gli investigatori non escludono che il gruppo possa aver preso di mira altre potenziali vittime. L’obiettivo ora è chiarire l’esatta dinamica dei fatti e individuare eventuali complici o mandanti dietro il sequestro.

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