Pubblicato il 26 Luglio 2024
Un’ulteriore minima riduzione della pressione dell’acqua per consentire un maggiore risparmio della risorsa idrica a Palermo. Un piano che, comunque, si adatterà alla capacità di distribuzione della rete in città, con l’ipotesi eventuale di avviare, a partire da lunedì 5 agosto, una seconda fase sperimentale con la riduzione oraria in alcuni quartieri.
Zona centrale della città sarà preservata
Sarà sempre preservata la zona centrale della città, nella quale sono presenti ospedali, caserme, uffici pubblici civili e militari, case di cura e strutture ricettive.
È questa la soluzione approvata, su proposta dell’Amap, dalla Cabina di regia regionale sull’emergenza idrica nella riunione che si è conclusa ieri (25 luglio) in tarda serata. Nel frattempo proseguiranno gli interventi in corso per il reperimento di nuovi pozzi e l’eliminazione delle perdite.
Una scelta che scaturisce dalla situazione di ‘allerta idrica’ a Palermo per l’assenza di pioggia con l’obiettivo di salvaguardare le risorse attuali degli invasi.
Partita da Augusta la nave cisterna Ticino: rifornirà Licata con 1.200 metri cubi d’acqua
Intanto, è partita ieri sera da Augusta in direzione di Licata la nave cisterna ‘Ticino’ della Marina Militare Italiana. Trasporta 1.200 metri cubi di acqua e permetterà di mitigare l’emergenza idrica nell’area di Gela e dell’Agrigentino. Il suo arrivo è previsto per le 15 circa.
L’unità navale è stata individuata nelle scorse settimane, d’intesa con la Protezione civile nazionale, dal coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica e capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, su indirizzo del presidente della Regione Renato Schifani.
L’acqua trasportata dalla nave verrà immessa nella rete idrica in circa 25-30 ore per rifornire il Comune, permettendo di ‘liberare’ risorse che verranno dirottate verso altri centri della zona colpiti dall’emergenza siccità. I costi dell’operazione sono a carico della Regione.


