Pubblicato il 15 Agosto 2025
Un richiamo alla pace da Castel Gandolfo
CASTEL GANDOLFO, 15 agosto. Durante l’Angelus per la festa dell’Assunta, Papa Leone XIV ha rivolto un forte appello contro la violenza e i conflitti: “Non dobbiamo rassegnarci al prevalere della logica del conflitto e delle armi”.
Il Pontefice ha affidato alla Vergine Maria una speciale preghiera per la pace, ricordando le parole di Papa Pio XII, pronunciate in piena Seconda guerra mondiale: “Mai più scempio di vite umane!”.
“Queste parole – ha sottolineato – sono oggi più attuali che mai, mentre assistiamo al dilagare di una violenza sorda e insensibile ad ogni moto di umanità. Eppure, non dobbiamo smettere di sperare: Dio è più grande del peccato del mondo”.
Piazza gremita e messaggio di speranza
La Piazza della Libertà di Castel Gandolfo era colma di fedeli per la messa nella parrocchia di San Tommaso, alla presenza anche del ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Nell’omelia, Papa Leone ha lodato le comunità cristiane povere e perseguitate, i testimoni di perdono nei luoghi di guerra e gli operatori di pace: “Sono la gioia della Chiesa. Molti di loro sono donne: lasciamoci convertire dalla loro testimonianza”.
Il riferimento a Dante e il Giubileo della Speranza
Durante l’Angelus, il Papa ha citato Dante Alighieri, richiamando l’ultimo canto del Paradiso, nella preghiera di San Bernardo alla Vergine: Maria è “sorgente viva, zampillante di speranza”.
Collegando il messaggio al tema del Giubileo “Pellegrini di speranza”, Papa Leone ha spiegato che ogni pellegrino ha bisogno di una meta che orienti il cammino e dia forza nei momenti di stanchezza.
“Nel viaggio della vita, questa meta è Dio: Amore infinito, pienezza di pace, gioia e bene”.
Ha poi messo in guardia dal perdersi nella “selva oscura” del male e del peccato, invitando i fedeli a mantenere vivo il desiderio e la speranza che conducono alla vera felicità.

