La procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’inchiesta.
L’inchiesta è aperta per “danneggiamento di beni altrui a causa dell’origine, della razza, dell’etnia o della religione”, reato che prevede una pena massima di quattro anni di reclusione e una multa di 30 mila euro.
La sindaca del XIV arrondissement, Carine Petit, condanna i tag “antisemiti e razzisti che ricordano i metodi utilizzati negli anni ’30 e nella Seconda guerra mondiale fino allo sterminio di milioni di ebrei”. Secondo Emmanuel Grégoire, vice della sindaca Anne Hidalgo, i servizi di pulizia sono stati immediatamente inviati sul posto per cancellare le scritte. A partire da lunedì segni simili sono stati trovati a Saint-Ouen, Aubervilliers e Issy-les-Moulineaux, alle porte di Parigi.
Il comune di Saint Ouen ha annunciato che cittadini indignati avevano avvisato il sindaco Karim Bouamrane della presenza di stelle di David incise sui muri della casa di un residente nel quartiere Debain. La sindaca Karine Franclet, ad Aubervilliers, ha detto che altre scritte antisemite sono apparse sui muri nel corso del weekend.
Dall’attacco terroristico di Hamas in Israele del 7 ottobre, sono stati segnalati in Francia 819 atti antisemiti e le forze dell’ordine hanno proceduto a 414 arresti. Solo nella zona di Parigi, secondo il prefetto Laurent Nuñez, sono stati registrati più di 200 atti antisemiti. Elie Korchia, avvocato e presidente del Consistorio israelita di Francia, deplora “un clima molto ansiogeno. C’è un’esplosione di atti antisemiti dal 7 ottobre, non possiamo che essere estremamente vigili. Temiamo che l’aumento di questi atti non si fermerà, è molto preoccupante”.
Scuole, sinagoghe e negozi ebraici stanno ricevendo minacce in queste ore a Parigi e Benjamin Allouche, membro del comitato esecutivo del Crif (Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia) lamenta che “c’è uno stress evidente e permanente”. Samuel Louzon, segretario nazionale dell’Unione degli studenti ebrei, ha raccontato a BfmTv che “venerdì sono andato in sinagoga e mi sono tolto la kippah per strada, cosa che di solito non faccio”.
Molti dicono che in questi giorni si sentono bersaglio di possibili atti terroristici o di antisemitismo e rinunciano ai segni che possano rivelarli come ebrei. Dall’attacco terroristico degli islamisti di Hamas in Israele, il 7 ottobre, il governo francese ha rinforzato le misure di sicurezza intorno a scuole e sinagoghe, ma il timore è che le minacce agli ebrei siano destinate ad aumentare in concomitanza con le operazioni militari di Israele a Gaza.
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