Pubblicato il 7 Dicembre 2025
Paura in campo durante il match tra Zafferana Volley e Milazzo
Momenti di forte apprensione ieri sera, 6 dicembre, al palatenda di Zafferana Etnea, nel Catanese, durante l’incontro di pallavolo femminile tra Zafferana Volley e Volley ’96 Milazzo. Alcune giocatrici sono state colpite da malori improvvisi, costringendo all’interruzione della gara.
Secondo quanto riportato dalla società milazzese, la prima atleta a sentirsi male sarebbe stata una giocatrice ospite, che ha perso conoscenza durante il match. Dopo essersi ripresa, nel giro di pochi minuti anche un’altra compagna di squadra ha iniziato ad avvertire capogiri e difficoltà respiratorie. Gli stessi sintomi hanno poi interessato altre atlete presenti in campo.
L’intervento dei soccorsi e l’allarme per il gas
Sul posto è arrivato immediatamente il personale del 118, che ha prestato le prime cure alle giocatrici. La dottoressa intervenuta, insospettita da un odore anomalo nell’impianto, ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Le verifiche tecniche hanno accertato la presenza di monossido di carbonio all’interno della palestra.
A quel punto è stato disposto il trasferimento immediato in ospedale di tutte le atlete. Alcune di loro, per maggiore sicurezza, sono state sottoposte a trattamento in camera iperbarica all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Situazione sotto controllo, ma indagini in corso
Le condizioni delle giocatrici sono al momento stabili e, secondo quanto trapela, nessuna di loro sarebbe in pericolo di vita. La sala operativa del 118, insieme alla Seus, ha attivato la procedura di maxi emergenza per gestire al meglio la situazione.
Sono in corso accertamenti tecnici per comprendere l’origine dell’emissione di gas e chiarire cosa abbia causato l’intossicazione.
La dura presa di posizione della società sui social
Attraverso un messaggio pubblicato sui social, la Volley ’96 Milazzo ha espresso tutta la propria indignazione per l’accaduto: “Il monossido di carbonio è un gas letale e silenzioso. Oggi le nostre atlete hanno rischiato la vita. Questo è inaccettabile”.
La società ha inoltre sottolineato che non intende restare in silenzio, ribadendo la necessità di tutelare la sicurezza delle atlete, delle famiglie e di chiunque frequenti l’impianto sportivo.